16 Novembre 2015
COLDIRETTI PIEMONTE: IL VALORE DEI CONTROLLI PER LE AZIENDE CHE PRODUCONO VERO MADE IN TALY

Dal riso all’olio: non si fermano le truffe a danno dei consumatori.
Oltre 3800 tonnellate di falso riso biologico sono state sequestrate nel vercellese al termine di un'indagine della Guardia di Finanza che ha svelato una frode commessa da alcuni agricoltori che avrebbero utilizzato diserbanti non ammessi in agricoltura biologica allo scopo di aumentare le rese per ettaro.
Sempre la scorsa settimana il procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto un’indagine contro sette aziende che spacciavano olio di oliva per extravergine.  
“Il Piemonte è tra le cinque regioni, insieme a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna, che spicca per la produzione di riso. La nostra risicoltura rappresenta l’identità socioeconomica e la tradizione in particolare dei territori novaresi e vercellesi – ha spiegato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – Non possiamo permettere, quindi, che le frodi messe in atto da alcuni agricoltori, penalizzino l’immagine dell’intera risicoltura e le aziende che operano in piena legalità. Per questo è necessario incrementare i controlli, anche al fine di salvaguardare la salute dei consumatori”.  
I dati piemontesi del settore risicolo sono importanti: la superficie coltivata è di 70 mila ettari e sono oltre mille le aziende sul territorio. La produzione complessiva è di oltre 5 milioni di quintali e la produzione lorda vendibile ammonta a 200 milioni di euro.   
“Ribadiamo l’estrema importanza dell’origine in etichetta per i prodotti alimentari, strumento utile per i consumatori che si trovano a dover scegliere cosa acquistare al momento della spesa. Al riso italiano manca la trasparenza sull’origine in etichetta per questo è necessario rendere obbligatoria una normativa, da esportare anche in Europa, sull’etichettatura d’origine, oltre a costruire e registrare un marchio specifico delle nostre varietà storiche Carnaroli ed Arborio per evitare imitazioni sui mercati internazionali”, ha affermato il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio.
Recente è il caso del ‘Roerback risotto’, il riso saltato in padella olandese spacciato per la varietà Arborio.
“Coldiretti ha fortemente promosso e sostenuto la costituzione dell’Osservatorio per la Criminalità in Agricoltura e nell’Agroalimentare, il cui Comitato Scientifico è presieduto da Giancarlo Caselli, proprio per combattere i reati agroalimentari, sempre più numerosi, che danneggiano l’intera economia ed il patrimonio enogastronomico Made in Italy - ha concluso De Concilio – Continuiamo ad operare al fianco delle Istituzioni per supportare le nostre aziende agricole che vogliono lavorare nel pieno rispetto della legalità”.

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