25 Ottobre 2024
Coldiretti Piemonte: inadeguate le nuove linee guida EFSA su alimenti per i cibi costruiti in laboratorio

Coldiretti e Filiera Italia tra i firmatari della lettera indirizzata al Direttore Esecutivo dell'EFSA

Le principali organizzazioni agricole europee e consorzi di prodotti alimentari di qualità, tra cui Coldiretti e Filiera Italia, hanno indirizzato una lettera al Direttore Esecutivo dell'EFSA, Bernhard Url, esprimendo forte preoccupazione riguardo l'aggiornamento delle Linee Guida sui requisiti scientifici per la presentazione di una domanda di autorizzazione per un nuovo alimento, pubblicato dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Secondo i firmatari, l'aggiornamento non risponde alle aspettative espresse nella nota n. 5469/24, sostenuta da 17 ministri dell’agricoltura di diversi Paesi europei. La nota pone l'accento su "un principio cardine della visione europea in materia di sicurezza alimentare, considerato cruciale per tutelare al meglio gli interessi dei cittadini e dei consumatori europei".

“Viene evidenziato  - spiegano Cristina Brizzolari, Presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale - come le linee guida non tengano conto della relazione del Parlamento Europeo sulla strategia europea per le proteine, che mette in evidenza le sfide etiche, sociali, ambientali ed economiche poste dagli alimenti a base cellulare, prodotti mediante coltivazione di cellule isolate da piante e animali. Il regolamento sui nuovi alimenti non è adeguato per affrontare tali sfide per cui vanno allineati alcuni aspetti della valutazione degli alimenti prodotti in laboratorio alle procedure di valutazione dei medicinali per valutare la sicurezza di questi prodotti. Vanno riviste le linee guida, tenendo conto delle richieste formali espresse nella nota del Consiglio. Le richieste avanzate si fondano sul "fondamentale principio di precauzione", considerato un pilastro essenziale delle politiche alimentari perseguite dall'Unione Europea, al fine di tutelare sia gli agricoltori che i consumatori”.

Le organizzazioni hanno annunciato una mobilitazione in caso di non rispetto del principio di precauzione e hanno chiesto "il blocco di tutte le procedure di autorizzazione per i prodotti coltivati in laboratorio fino a quando non saranno accolte le richieste formulate nella nota dei ministri e la posizione espressa dal Parlamento Europeo".

 

 

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