La casa del cibo contadino in Corso Vittorio Emanuele II 50
Inaugurato il Mercato del Corso in corso Vittorio Emanuele II 50, il primo mercato contadino coperto di Campagna Amica a Torino. Una vera e propria “casa del cibo contadino” dove, oltre allo spazio riservato ai 30 banchi del mercato, sono presenti l’enoteca Divinorum con oltre 400 etichette di vini del Piemonte e della Valle d’Aosta, un ristorante, di prossima apertura, che cucinerà piatti con i prodotti provenienti dalle aziende agricole in vendita diretta sposando la filosofia circolare, una scuola di cucina-showcooking, gli spazi didattici ed espositivi ed una sala convegni.
Al taglio del nastro hanno preso parte, insieme alla presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, al delegato confederale, Bruno Rivarossa, al presidente ed al direttore di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici e Carlo Loffreda, il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, la presidente della Fondazione Campagna Amica, Dominga Cotarella. Presenti gli assessori all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, alla Sanità, Federico Riboldi, al Bilancio, Andrea Tronzano, alla Cultura, Marina Chiarelli, e per il Comune di Torino l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino.
Il Mercato del Corso di Campagna Amica Torino sorge nei locali dell’ex Cinema del Corso, raffinato gioiello liberty, che è stato il più grande cinema d’Italia negli anni ‘20 e che fu poi colpito da un incendio nel 1980 e che oggi rinasce come luogo di cultura alimentare. Qui l’arte e la memoria del passato si intrecciano con i suoni, i profumi e i sapori del presente contadino, creando un legame naturale tra la cultura delle arti e quella del cibo: due espressioni del genio e del lavoro umano che trovano nella terra la loro voce più autentica.
“Grazie al sistema Campagna Amica, ai nostri mercati contadini e all’obbligo di indicare l’origine in etichetta, abbiamo ridato dignità a migliaia di produttori stringendo al contempo un’alleanza forte con i cittadini consumatori sui temi della sana alimentazione, della sostenibilità, della Dieta Mediterranea – ha spiegato il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo -. Siamo la quarta rete di distribuzione agroalimentare del Paese ma anche un fenomeno culturale che rappresenta un baluardo fondamentale rispetto ai rischi legati al dilagare del cibo ultra formulato che mettono in pericolo il futuro delle nuove generazioni”.
“La vendita diretta nei mercati contadini rappresenta molto più che una semplice innovazione agricola: è una leva per responsabilizzare l’intera filiera, promuovendo la trasparenza, l’origine territoriale, il prodotto locale, la consapevolezza nel consumo e la lotta agli sprechi – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Favorisce la sostenibilità, rafforza i legami di comunità e stimola nuove opportunità economiche per produttori e consumatori”.
“Il mercato è un luogo speciale, dove la città incontra la campagna e dove i produttori si stringono la mano con i consumatori, guardandosi negli occhi e condividendo fiducia, lealtà, autenticità – ha dichiarato la presidente di Fondazione Campagna Amica Dominga Cotarella -. Il mercato di Campagna Amica è molto più di uno spazio di vendita: è un luogo di conversazione, di cultura, di educazione alimentare, di socialità. Qui si promuove la stagionalità, la freschezza e la genuinità dei prodotti a chilometro zero, frutto del lavoro quotidiano delle nostre imprese agricole. È un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che valorizza il territorio e riduce le distanze, anche umane, tra chi produce e chi sceglie il cibo di qualità”.
“E’ il simbolo di un progetto che punta sui mercati contadini per rivitalizzare il tessuto urbano come veri e propri poli culturali del cibo naturale che vanno al di là della sola vendita di prodotti – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Aver restituito alla città di Torino un luogo iconico del suo passato, chiuso da anni, significa ridare linfa ad un territorio in cui l’agricoltura oggi rappresenta una traiettoria di futuro per diverse imprese e molti giovani. E’ uno spazio di vendita diretta dove produttori e consumatori si incontrano e costruiscono fiducia, un vero e proprio presidio culturale e sociale. Un luogo in cui si trasmettono saperi, si raccontano territori e si promuove un modello di città sostenibile, dove il cibo diventa linguaggio universale di educazione, comunità e bellezza. Un cibo che parlerà a tutti, anche ai consumatori di domani, per promuovere un’alimentazione sana, stagionale, garantita e di qualità”.
Il mercato è aperto tutti i venerdì e i sabati dalle 10 alle 19, la casa del vino, invece, dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. Per tutte le informazioni, cliccare su mercatodelcorso.it e seguire le pagine social del Mercato del Corso su Instagram, Facebook, TikTok e Youtube.
