Mettere più frutta italiana nelle bibite per far tornare conveniente piantare alberi nel nostro Paese sarebbe la vera svolta green che aiuterebbe l’ambiente, la salute, l’economia e l’occupazione Made in Italy. E’ quanto afferma Coldiretti che rigetta l’ipotesi di tassare il gasolio agricolo perché è l’unico carburante utilizzabile al momento per i trattori.
"Si continua a tollerare la presenza nelle bevande analcoliche di appena il 12% di frutta senza neanche l'obbligo di indicarne la provenienza, con un inganno per i consumatori ed un danno per i produttori - evidenziano
Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -, mentre si vuole tassare il gasolio agricolo che determinerebbe solo l'aumento dei costi e la perdita della competitività al sistema italiano rispetto ai concorrenti degli altri Paesi Europei che non hanno lo stesso inutile balzello. Sono anche queste le ragioni della progressiva scomparsa dei frutteti dove le piante svolgono un ruolo determinante nella mitigazione del clima e dove le piante svolgono un ruolo determinante nella mitigazione del clima e dell'assorbimento di polveri e gas ad effetto serra. Sull'ambiente, invece, pesa l'impatto negativo di succhi che arrivano dall'estero ma spacciati come Made in Italy, dopo lunghi trasporti come mezzi inquinanti.
Occorre, quindi, dire basta ai succhi di frutta senza frutta, cosa che danneggia il nostro comparto frutticolo che in Piemonte conta numeri importanti con un fatturato complessivo di oltre 500 milioni di euro, una superficie di 18.479 ettari e 7.950 aziende. E' opportuno impegnarsi - concludono Moncalvo e Rivarossa - concretamente nell'educazione alimentare a partire dalle scuole, come prevede il progetto Educazione alla Campagna Amica, per sensibilizzare già i più giovani al consumo di frutta, in diverse forme, 100% Made in Piemonte ed in Italia”.