11 Giugno 2021
Coldiretti Piemonte: la gestione del rischio in agricoltura

Tappa piemontese per l’Innovation Tour di Coldiretti Giovani Impresa

Tappa piemontese per l’Innovation Tour 2021 che sta toccando tutta Italia attraverso un ciclo di incontri territoriali, organizzati da Coldiretti Giovani Impresa, che ha come focus la Conoscenza e Innovazione in agricoltura. Il tema centrale è stato il ruolo del modello Akis nel trasferimento della conoscenza e dell’innovazione all’ambito agricolo italiano, nonché le opportunità offerte in tal senso dalle politiche di sviluppo rurale. Al fine di orientare ciascun incontro sulle esigenze specifiche del tessuto produttivo locale, sono state precedentemente condotte due analisi. La prima ha coinvolto circa 5,4 mila aziende in tutta Italia ed è stata incentrata sull’adozione delle innovazioni in agricoltura, i cui risultati sono riportati nella pubblicazione “Innovazione in agricoltura: verso il modello Akis”. L’altra su opinioni e considerazioni circa la futura Pac ed ha toccato circa 8,5 mila aziende in tutta Italia, i cui risultati sono riportati nella pubblicazione “Verso le nuove Politiche di sviluppo rurale”.

“A livello regionale, abbiamo scelto di affrontare la tematica della gestione del rischio in agricoltura, trattandola a 360 gradi, tramite la relazione del professor Sergio Saia del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa – afferma Danilo Merlo delegato Giovani Impresa Piemonte –, tema che ben si inserisce anche nel contesto pandemico che stiamo vivendo. L’agricoltura ha saputo dimostrare ancora una volta come sia uno sbocco professionale importante in grado di offrire l’opportunità ai giovani di coniugare innovazione e tradizione, sempre con uno sguardo al futuro, come è emerso dalla testimonianza che ha portato Luca Bonansea dell’azienda agricola Il Palaset”.

“Proprio nell’ottica dell’innovazione è importante il ruolo della Politica Agricola Comune e i giovani imprenditori possono contribuire con un valido supporto alla transizione verso il modello auspicato dal Green Deal europeo – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. In questo senso Coldiretti continua a sostenere l’assoluta necessità che la Commissione fornisca uno studio di impatto cumulativo prima di avanzare proposte legislative ulteriori e che si compiano scelte coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore, estendendo a tutti i prodotti l’obbligo dell’indicazione del paese d’origine e respingendo sistemi di etichettatura nutrizionali fuorvianti come il Nutriscore”.

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi