24 Luglio 2017
COLDIRETTI PIEMONTE: L’ACCORDO SUL MOSCATO NON DEVE PENALIZZARE NESSUN PRODUTTORE

Nei giorni scorsi in Regione si è tenuto l'incontro tra l'Assessore Giorgio Ferrero e le Oo. Pp con il coinvolgimento del Consorzio dell'Asti per l'accordo sul Moscato, prima della vendemmia 2017.
"Il comparto necessita sicuramente di un accordo di filiera - spiega Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo - Nutriamo, però, dei dubbi circa gli estremi dell'accordo presentato in Regione soprattutto relativamente alla situazione che potrebbe generarsi per le imprese che producono e vinificano le proprie uve Moscato d'Asti. Nei confronti di questi ultimi, infatti, ci sarebbe in previsione una diminuzione sostanziale di resa rispetto allo scorso anno. Non è accettabile una riduzione di prodotto che, invece, sul mercato non ha mai perso quote ed, anzi, ha avuto sempre un trend costante di crescita. A tal proposito, chiediamo che si trovino al più presto le formule idonee per far si che le nostre imprese non siamo penalizzate".
"Il Moscato, in Piemonte, è coltivato su una superficie di circa 10 mila ettari con un fatturato che sfiora quasi i 400 milioni. Numeri che fanno emergere l'importanza economica della filiera del Moscato, prodotto che ha un'enorme capacità di penetrazione sui mercati internazionali - sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - Continuiamo, quindi, a lavorare affinché i nostri produttori possano vedere giustamente remunerato il loro prodotto, apprezzato in tutto il mondo e simbolo del Made in Italy.

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