19 Ottobre 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – LAVORO: I GIOVANI SCELGONO L’AGRICOLTURA CHE SA VINCERE LA CRISI

 In controtendenza alla disoccupazione giovanile cresce del 5% nel 2018 il umero di imprese agricole italiane condotte d under 35 che vedono nel  Made in Italy nuove e interessanti prospettive di futuro, dai campi alla tavola, portando l'Italia al vertice in Europa per numero di aziende condotte dai giovani. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti relativa al primo semestre 2018 presentata al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'alimentazione di Cernobbio. L'Italia con 55 mila imprese agricole italiane condotte d under 35 è al vertice in Europa nel numero di giovani in agricoltura. Uma presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70 per cento delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l'agricoltura sociale per l'inserimento dei disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione dei parchi, giardini, strade, l'agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Senza dimenticare l'impegno a difesa della biodiversità con il 25 % degli agricoltori under 40 che hanno salvato 311 prodotti e razze animali dal rischio di estinzione grazie ai sigilli di Campagna Amica.
Dati che si rispecchiano in Piemonte dove sempre di più i giovani decidono di dare continuità all'azienda familiare o di dare vita a nuove realtà tanto che le aziende under 40 rispetto allo scorso anno, sono aumentate del 30%.I giovani sanno preservare la biodiversità e riscoprire prodotti che altrimenti non esisterebbero più: sono, infatti, oltre 40 i sigilli piemontesi inseriti all'interno di un apposito atlante di Camagna Amica ha realizzato.
L’agricoltura è una alternativa concreta, tanto che oggi si parla di Millenial farmers, ovvero gli under 35 che, tra insoddisfazione generazionale, mancanza di opportunità lavorative e precarizzazione crescente, scelgono proprio l’agricoltura come stimolo e via d’uscita in un contesto socio-economico critico – spiegano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. E’ un settore attrattivo che, in questi ultimi anni soprattutto, ha saputo offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Al fine di sostenere l’insediamento dei giovani, sono fondamentali le risorse provenienti dal Psr: per questo motivo abbiamo chiesto all’Assessore Giorgio Ferrero di aprire, entro la fine dell’anno, un nuovo bando relativo proprio alla misura 6.1.1 sull’insediamento. I giovani – concludono Galliati e Rivarossa - oltre a rappresentare il futuro dell’agricoltura, sono portatori di idee e nuove progettualità che possono giovare all’economia dell’intero territorio”. 

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