14 Giugno 2021
Coldiretti Piemonte – lavoro minorile: stop import da paesi che non rispettano bambini

Con “Rice to Love” e “Né Tonda Né Gentile” abbiamo denunciato sfruttamento dietro produzione di riso e nocciole

“L’Unione Europea deve bloccare le importazioni di prodotti alimentari che sfruttano i bambini e garantire che dietro tutti i cibi che arrivano sulle tavole ci sia un percorso di qualità che riguarda la tutela dei minori, oltre che del lavoro, dell’ambiente e della salute”. E’ quanto affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale nel commentare il nuovo rapporto realizzato dall'Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef).

Dal Sudamerica all’Asia fino all’Africa, l’agricoltura  è il settore in cui si concentra oltre il 70% dell’insieme dei bambini e adolescenti costretti a lavorare, cioè 112 milioni in totale, di cui una larga parte è rappresentata dalla fascia di età tra i 5 e gli 11 anni.

“In Piemonte, dopo Rice to Love, realizzato dal giornalista Stefano Rogliatti, in cui abbiamo raccontato le dinamiche che stanno dietro alla coltivazione ed al commercio di riso in Myanmar, abbiamo voluto continuare con un’operazione di trasparenza, sempre con Rogliatti, per far vedere cosa accade nei luoghi di produzione della nocciola turca nel periodo della raccolta e per raccontare la vera situazione a cui i raccoglitori, tra cui moltissimi minori,  sono obbligati per la sopravvivenza –spiegano Moncalvo e Rivarossa-. Così è nato Né Tonda Né Gentile, un documentario unico nel suo genere che fotografa condizioni sociali di forte disagio e realtà produttive estremamente diverse da quelle italiane e piemontesi. Lo sfruttamento minorile è un fenomeno intollerabile che la crisi causata dalla pandemia rischia, purtroppo, di rendere ancora più diffuso, per questo serve un cambio di passo –concludono - a livello comunitario, a partire da una maggiore attenzione agli accordi commerciali con quei Paesi dove si sfrutta il lavoro minorile. E’ importante consentire ai cittadini scelte di acquisto consapevoli estendendo a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, entrata in vigore nel febbraio 2018, che pone l’Italia all’avanguardia in Europa. In tal senso è necessario accelerare sull’etichettatura dei trasformati della frutta, come succhi e marmellate”.

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