9 Maggio 2024
Coldiretti Piemonte – Macfrut: più educazione alimentare a scuola per maggior consapevolezza a tavola

Contro calo consumo frutta aumentare le ore di lezioni in classe per tutelare la salute delle giovani generazioni

Occorre aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole, anche con campagne mirate di promozione di frutta e verdura made in Italy, per contrastare un preoccupante calo dei consumi che negli ultimi cinque anni ha visto sparire dalle tavole delle famiglie italiane quasi 40 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli. E’ la proposta lanciata da Coldiretti in occasione del Macfrut Fruit & Veg Professional Show all’Expo Centre di Rimini, il più grande salone dedicato al settore. Se nel 2019 le famiglie italiane avevano acquistato 240 chili di prodotti ortofrutticoli, nel 2023 si sono ridotti a 203 chili, con un taglio che ha penalizzato soprattutto la frutta, passata da 128 chili a 107 chili, mentre le verdure sono scese da 112 a 96 chili, secondo l’analisi Coldiretti su dati Cso Italy.

“Con i tagli degli italiani è diminuito il consumo individuale di frutta e verdura sotto la soglia minima di 400 grammi per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana – fa notare Enrico Nada, vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla frutticoltura -. Un dato che preoccupa soprattutto se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero. Per questo nel piano di comunicazione è anche importante indirizzare meglio la campagna frutta nelle scuole con azioni di educazione alimentare orientate verso la stagionalità e il consumo di ortofrutta locale”.

Il comparto frutticolo piemontese ha un fatturato di oltre 500 milioni di euro con una superficie di 18.479 ettari e oltre 7 mila aziende. Per le mele, la zona più vocata si concentra nella fascia prealpina che va da Pinerolo a Cuneo, si coltivano all’incirca 6 mila ettari di melo che coinvolgono circa 4 mila imprese. La produzione piemontese di pesche è di circa 2 milioni di quintali su una superficie di 4.416 ettari e 3.474 aziende.

“La presenza quotidiana di Coldiretti nelle scuole è lo strumento più importante che abbiamo per educare le nuove generazione verso un'alimentazione sana, di stagione e di qualità – evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. E’ fondamentale sostenere il mondo della scuola e far conoscere i primati qualitativi, ambientali e gastronomici della nostra agricoltura anche promuovendo stili alimentari che valorizzano i prodotti del territorio.  L’obiettivo è, quindi, quello di continuare a formare futuri consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea, combattere false idee come quelle alla base dell’etichettatura a semaforo e saldare sempre di più il legame che unisce l’agricoltura con il cibo portiamo in tavola”.

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