12 Ottobre 2015
COLDIRETTI PIEMONTE: NECESSARIE NUOVE MISURE PER LA ZOOTECNIA DA LATTE E DA CARNE

Situazione non più sostenibile per zootecnia da latte e da carne. Continua, infatti, la criticità del prezzo: da quello del latte alla stalla a quello dei suini e dei bovini la situazione è divenuta pesante per gli allevatori che non vedono giustamente remunerato il proprio lavoro e non riescono a recuperare, dagli attuali prezzi di mercato, i costi di produzione.
“Abbiamo chiesto alla Regione la convocazione di un incontro per analizzare le difficoltà in particolare della filiera lattiero-caseraria – afferma Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – L’incontro, già convocato dall’Assessore Ferrero per giovedì 22 ottobre prossimo, sarà altresì necessario per approfondire i contenuti dei provvedimenti adottati a livello comunitario ed accelerare gli interventi sul nostro territorio, calando nello specifico quanto deciso a livello nazionale con il piano latte”. Quest’ultimo, messo a punto dal Mipaaf, prevede l’erogazione di 65 milioni di euro per sostenere la liquidità delle imprese agricole e la ristrutturazione del debito bancario a carico delle stesse e di innalzare l’aliquota di compensazione IVA dall’8,8 al 10 per cento, da estendere all’intera zootecnia, con un conseguente risparmio fiscale per le imprese valutabile in 0,5 centesimi di euro per litro circa, a favore degli allevatori del comparto latte. Tale provvedimento, che dovrebbe essere operativo da gennaio 2016, determinerà una maggiore agevolazione per il settore pari a 30 milioni di euro l’anno, di cui 4,5 circa per gli allevatori piemontesi.
Inoltre il piano latte contempla la promozione del consumo di latte fresco e dell’export dei prodotti lattiero-caseari Made in Italy attraverso specifiche azioni messe in campo con il Ministero della Salute ed il Ministero dello Sviluppo Economico.  Tutta la materia è oggetto di discussione negli incontri che le Federazioni provinciali di Coldiretti hanno avviato sul territorio.
“Ricordiamo che il Piemonte ha un’alta vocazione lattiero casearia, come dimostrano i dati: si contano, infatti, oltre 1900 aziende per un totale di 8000 addetti, che danno vita a 390 milioni di produzione lorda vendibile e 51 specialità di formaggi. E’ necessario, dunque, prevedere misure che sostengano il settore: con la Regione, infatti, intendiamo anche fare il punto sulla costruzione dei meccanismi che regolano il prezzo indicizzato, affidato dal Ministro delle Politiche Agricole all’Ismea - dichiara Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte - monitorando l’andamento dei fattori della produzione a cominciare dall’alimentazione degli animali, evitando speculazioni ed utilizzando al meglio le risorse del territorio, ad ulteriore garanzia  degli stessi consumatori”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi