10 Novembre 2023
Coldiretti Piemonte: nel gianduiotto ci vuole la nocciola IGP Piemonte

La regione Piemonte ha portato all’attenzione del Commissario europeo per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, la questione del riconoscimento della denominazione del Gianduiotto Piemonte Igp.

“Diatribe di questi giorni a parte, la nocciola Igp Piemonte dovrebbe essere l’ingrediente principe del Gianduiotto, eccellenza dolciaria del patrimonio piemontese – afferma Mauro Bianco membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore corilicolo-. Stiamo parlando di un prodotto, ovvero la nocciola Igp Piemonte, dalle ottime proprietà organolettiche e la cui produzione coinvolge 2000 aziende piemontesi con 27 mila ettari di superficie coltivata per una produzione totale media di 200mila quintali. Un modo, quindi, per racchiudere il meglio del nostro territorio in un unico dolce: il Gianduiotto, simbolo del Piemonte per antonomasia”.

“Quella della nocciola è una coltura che si sta fortemente specializzando e che preserva la biodiversità dei nostri territori – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale-. Resta, però, la forte concorrenza turca, come abbiamo mostrato con il documentario Né Tonda né Gentile del giornalista Stefano Rogliatti, dal quale si evince come derivino dallo sfruttamento della manodopera. La produzione di nocciole in Piemonte viene, invece, svolta secondo i migliori standard e garantisce un importante livello di occupazione stagionale, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori, una differenza importante e netta da quanto avviene in altri Paesi extraeuropei, come, appunto, in Turchia”.

 

 

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