22 Ottobre 2015
COLDIRETTI PIEMONTE: RILANCIO DEL LATTIERO CASEARIO PASSA ATTRAVERSO NUOVI EQUILIBRI DELLA FILIERA

Coldiretti Piemonte ha illustrato, durante l’incontro indetto dall’Assessore Giorgio Ferrero presso la sala conferenze della Gam di Torino, il documento per il rilancio del settore lattiero caseario elaborato durante gli stati generali della zootecnia dell’Organizzazione.
“Avevamo chiesto nelle scorse settimane la convocazione di una riunione per analizzare le difficoltà del comparto poiché la situazione non è più sostenibile per gli allevatori che non vedono giustamente remunerato il proprio lavoro, ma che al tempo stesso tutelano e preservano con le loro aziende i territori e la biodiversità. A tale richiesta ha voluto aderire l’Assessore Ferrero convocando, appunto, il tavolo verde. - ha spiegato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – E’ indispensabile accelerare l’attuazione di quanto previsto dal piano latte nazionale ed affidato dal Ministro delle Politiche Agricole all’Ismea, in riferimento all’adozione del sistema del prezzo indicizzato, facendo tesoro e migliorando quanto già realizzato in Piemonte, dove si sono creati tra gli attori della filiera nuovi rapporti contrattuali, basati su dati oggettivi nella composizione del prezzo. – ha proseguito la Revelli – Risulta fondamentale vincolare anche i finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale, da erogare alla trasformazione agroalimentare ed agroindustriale, alla effettiva valorizzazione delle produzioni del nostro territorio, anche attraverso contratti di fornitura che tengano conto dei costi di produzione delle nostre imprese”. L’Organizzazione sollecita la costituzione di un osservatorio ad hoc sull’erogazione dei fondi, con cui monitorare equilibrate relazioni all’interno della filiera, salvaguardando il prioritario approvvigionamento dei prodotti di base dal territorio piemontese.  
“E’ di primaria importanza, inoltre, realizzare la filiera mangimistica Made in Piemonte attraverso i Consorzi Agrari. – ha riferito il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio - Un progetto che garantirebbe ai nostri allevatori la riduzione del costo dell’alimentazione e che concretizzerebbe la produzione di un mangime no ogm. Infine, in difesa delle produzioni lattiero-casearie del nostro territorio, è necessario sostenere a livello nazionale, come Coldiretti chiede da tempo, l’estensione dell’origine in etichetta, attualmente obbligatoria per il latte fresco, anche al latte UHT e a tutte le produzioni lattiero casearie”.
Coldiretti Piemonte porta avanti questa battaglia di civiltà, combattuta anche per i consumatori il cui sostegno ha  contribuito, con oltre 60.000 firme solo nella nostra Regione, a vincere il primo round nei confronti dell’UE, che avrebbe voluto imporre all’Italia l’utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi  e yogurt.

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