23 Gennaio 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – RISO: CONTRO IMPORTAZIONI ETICHETTATURA D’ORIGINE PER SCELTE D’ACQUISTO CONSAPEVOLI

In Italia, nell'ultimo anno, sono aumentate del 736% le importazioni di riso dalla Birmania paese del quale la minoranza Rohingya è stata costretta a fuggire a causa della violenta repressione da parte del governo che ha causato 6.700 vittime secondo Medici senza Frontiere.
E' quanto denuncia Coldiretti, alla vigilia dell'entrata in vigore a febbraio dell'etichetta di origine per il riso, sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2017 in occasione Forum sul riso europeo che si è tenuto a Bruxelles.
"Come già abbiamo sollecitato più volte, chiediamo all'Ue l'immediata adozione di misure di  salvaguardia nei confronti dell’importazione di riso greggio asiatico che gode del regime particolarmente favorevole praticato nei confronti dei Paesi Meno Avanzati (accordo EBA), che prevede la possibilità di esportare verso l’Unione Europea quantitativi illimitati di riso a dazio zero – spiegano Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il risultato  di queste importazioni massicce è che un pacco di riso su quattro venduto contiene prodotto straniero con le quotazioni del riso italiano per gli agricoltori che sono crollate mentre al consumo i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili. Un inganno che sarà finalmente possibile smascherare, a partire da febbraio, con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza. Un provvedimento che consente, oltretutto, al consumatore di fare scelte di acquisto consapevoli e di decidere se comperare il riso ottenuto in Paesi lontani con lo sfruttamento delle persone e dell’ambiente o quello coltivato in modo sostenibile dai nostri risicoltori. Ricordiamo – concludono – che il Piemonte resta la regione italiana con i numeri maggiori a livello produttivo con 117 mila ettari, 8 milioni di quintali di produzione e quasi 1900 aziende”.  

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi