5 Agosto 2015
COLDIRETTI PIEMONTE RIUNISCE GLI STATI GENERALI DELLA ZOOTECNIA DA LATTE E DA CARNE

Continua anche in Piemonte la criticità dei prezzi nel comparto zootecnico: dal prezzo del latte alla stalla a quello dei suini, ai bovini, la situazione è pesante e gli allevatori non riescono a recuperare dagli attuali prezzi di mercato i costi di produzione. Una situazione di pesantezza presente in tutto il Paese, dove nei giorni scorsi si è riunito un tavolo di lavoro presso il Ministero per le Politiche agricole alla presenza di tutti gli attori della filiera: dalla rappresentanza degli allevatori, agli industriali caseari alla grande distribuzione organizzata.
Sono stati annunciati alcuni interventi che il Ministero porrà in atto e che il tavolo della zootecnia di Coldiretti Piemonte ha oggi discusso in una riunione, con il coordinamento del presidente Delia Revelli e del direttore Antonio De Concilio.
Per non gravare ulteriormente sugli allevatori, la norma  sull’applicazione delle quote latte relativamente al 2014/2015 amplia la possibilità di compensazione tra produttori, nell’ambito della quota nazionale, consentendo a chi ha superato la propria quota di compensare completamente  fino al 6% di maggiore produzione. È stata anche ribadita l’attuazione della rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna. Saranno messi a disposizione degli allevatori 65 milioni di euro per sostenere la liquidità delle imprese agricole e la ristrutturazione del debito bancario a carico delle stesse. Questa operazione sarà gestita da Ismea, che con il Fondo Latte aggiunge altri 5 milioni di euro già disponibili presso l’Ente.
E’ stato preso atto della previsione del Mipaaf di innalzare l’aliquota di compensazione IVA dall’8,8 al 10%, a favore degli allevatori del settore latte con un conseguente risparmio fiscale per le imprese valutabile in 0,5 centesimi di euro per litro circa. Tale misura sarà inserita nella prossima legge di stabilità e quindi operativa da gennaio 2016 e determinerà una maggiore agevolazione per il settore pari a 30 milioni di euro l’anno, di cui 4,5 circa per gli allevatori piemontesi. Gli Stati Generali della zootecnia piemontese hanno anche apprezzato l’immediata attuazione dei contenuti della legge 91 del luglio scorso, attraverso l’insediamento del gruppo di lavoro coordinato da Ismea per la definizione a livello nazionale di un sistema di indicizzazione del prezzo del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera. Ciò conforta la scelta a suo tempo adottata in tal senso in Piemonte. Già dal prossimo settembre ISMEA individuerà i costi di produzione per le singole aree del paese che costituiranno il riferimento per accordi nazionali o regionali, sulla base di metodi scientifici ed economici e non su trattative ormai arcaiche. Si evidenzia ancora il piano straordinario per la promozione di consumo di latte fresco e la promozione dell’export dei prodotti lattiero caseari italiani. Dal tavolo nazionale, sono attese anche misure di intervento a sostegno dei prezzi dei bovini da carne e dei suini. Il sistema allevatoriale di Coldiretti Piemonte non farà mancare il proprio contributo in termini di azioni concrete, anche a sostegno della sottoscrizione dei contratti di fornitura, resi obbligatori dall’articolo 2 della stessa legge 91/2015. Iniziative che dovrebbero consentire al settore una ripresa in un mercato sempre più difficile e complesso, sia a livello interno che europeo, afflitto da pericolose speculazioni a danno di allevatori e consumatori.

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