30 Giugno 2022
Coldiretti Piemonte – siccità: accelerare su piani invasi

Un giorno di pioggia non basta a colmare la crisi idrica, necessari interventi strutturali e programmati

“Con quasi un cittadino europeo su cinque che è oggi colpito mediamente ogni anno dal problema siccità, secondo l’ultimo rapporto dell’Unccd, chiediamo all’Ue di sostenere misure strutturali per assicurare la disponibilità di acqua in futuro e la produzione di cibo, come il piano invasi promosso da Coldiretti e Anbi”. E’ quanto ha affermato Coldiretti nel corso del vertice a Bruxelles con il Commissario Europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, durante il quale si è fatto il punto della situazione sulle problematiche delle filiere agricole a partire dalla drammatica emergenza idrica.

A macchia di leopardo sul Piemonte, in questi giorni, si è abbattuto il maltempo con forti grandinate nel Biellese, nella Valle Cervo e nella zona di Piedicavallo, e nel Vercellese, in particolare a Civiasco nei pressi di Varallo Sesia, come anche nel Torinese, tra Trofarello, Baldissero e Carignano, e nel Cuneese tra Verduno e La Morra, l’Albese e la Valle Varaita al confine con la Francia, senza però gravi ripercussioni per campi, prati e vigneti. A parte tetti scoperchiati, alberi divelti, per l’agricoltura i danni sono, soprattutto, ad orticole, mais e foraggere, mentre hanno beneficiato della pioggia, caduta per molte ore, soprattutto i nuovi impianti di vite e nocciolo in sofferenza per la scarsità d’acqua, così come il mais di secondo raccolto.

“Il maltempo di questi giorni con le precipitazioni intense che sono scese ha, da un lato, aumentato il conteggio dei danni che, già per la carenza idrica, era stimato di oltre 900 milioni di euro e, dall’altro, ha dato tregua per qualche giorno alla siccità, ma c’è la necessità di nuovi invasi a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –.  In un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero, vanno velocizzate le opere strutturali, senza più temporeggiare. Alla luce di questo scenario, Coldiretti ha sottolineato, a Bruxelles,  la necessità di considerare una proroga della deroga anche per il 2023 intervenendo su alcune misure della futura Politica agricola comune (Pac)”.

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