Gli anormali incendi di questi ultimi giorni vanno a sommarsi ad una stagione che dal punto di vista climatico è stata drammatica. Dall'inizio dell'anno, 140 mila ettari di bosco sono andati a fuoco: il triplo del 2016.
Situazione che si rispecchia in Piemonte dove, complice la siccità e il forte vento foehn, stanno divampando incendi soprattutto in Val Susa, dove sono stati coinvolti diversi comuni e nella Val Stura, nella zona di Pietraporzio e Sambuco.
"D'altronde in Piemonte è caduto il 98% di pioggia in meno rispetto alla media nella prima decade di ottobre - sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. A risentirne, sono soprattutto le piante e la fauna infatti gli incendi hanno pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi della nostra regione. Oltretutto, questo periodo autunnale incentiva le tradizionali attività da svolgere nei boschi come la ricerca dei funghi e dei tartufi e la raccolta della legna: attività che ora saranno impedite nelle aree colpite dagli incendi. La nostra Organizzazione è al lavoro per poter fare una stima dei danni, non appena possibile, e mettere in atto le formule necessarie al fine di non generare perdite economiche elevate e preservare il territorio. E’ opportuno, inoltre, visto il continuo sconvolgimento climatico a cui stiamo assistendo, rivedere il piano idrico regionale con la Regione al fine di attuare una prevenzione di tali fenomeni".
23 Ottobre 2017
COLDIRETTI PIEMONTE – SICCITA’: CON INCENDI IN VAL SUSA E VALLE STURA A RISCHIO BIODIVERSITA’