17 Marzo 2023
Coldiretti Piemonte – siccità: no water no party

E’ il grido d’allarme dei giovani di Giovani Impresa lanciato alla Fiera della Meccanizzazione Agricola di Savigliano

“No water no party” è il grido d’allarme lanciato dai giovani imprenditori di Coldiretti Giovani Impresa che hanno preso parte al convegno “Il futuro del cibo”, organizzato da Coldiretti e Giovani Impresa Cuneo, al padiglione Agrimedia della Fiera della Meccanizzazione Agricola di Savigliano. Al termine del convegno, insieme alla delegata e al segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Veronica Barbati e Stefano Leporati, i giovani imprenditori hanno posto l’attenzione sul tema della siccità poiché questo è il secondo inverno, dal punto di vista climatologico, più caldo mai registrato prima in Europa con una temperatura superiore di 1,44°C la media della stagione 1991-2020.

L’SOS per la mancanza di piogge si estende a tutta Europa, dalla Francia alla Spagna dove per la mancanza di precipitazioni non ci sono le ghiande per alimentare i maiali destinati al prelibato Pata Negra, fino alla Gran Bretagna dove si segnalano scaffali vuoti con il via ai razionamenti nei supermercati. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati del sistema europeo Copernicus Climate Change.

In Piemonte, l’Autorità di bacino del Po segnala piogge diminuite dell’85%, il riempimento del Lago Maggiore è al 40% con l'ente regolatore che conferma la scarsità di risorsa nei bacini di valle come mai negli ultimi 16 anni.

“Speravamo nell’arrivo di nuove perturbazioni, importanti per preparare le semine primaverili in una situazione in cui si registra un così forte deficit idrico nel nord Italia – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. La preoccupazione, come hanno dimostrato in modo evidente i nostri giovani, componendo la scritta No water no party, è alta perché con il grande fiume Po a secco è in dubbio la produzione di 1/3 del Made in Italy a tavola che proviene proprio dalla Pianura Padana. A livello piemontese, è necessario, per la campagna agricola che sta per avviarsi, gestire le riserve d’acqua in modo oculato, con responsabilità da parte di tutti i gestori dei bacini, dando priorità a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica”.

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