Il Consiglio dei Ministri ha cancellato i voucher anche in agricoltura, dove erano natim nel 2008, per la vendemmia proprio per le peculiarità dell'offerta di lavoro.
"Con ls cancellazione dei voucher - evidenzia Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte - si mettono a rischio le produzioni agricole. L’agricoltura, infatti, è condizionata dagli andamenti climatici sempre più imprevedibili e per diverse attività, quali ad esempio la preparazione dei terreni, delle semine e la raccolta di ortaggi, frutta e uva, ha bisogno di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche e che non aggravino le imprese di burocrazia. I voucher hanno indubbiamente aiutato ad avvicinare alla realtà agricola giovani studenti e a mantenere attivi molti pensionati”.
"Occorre, quindi, individuare immediatamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell'agricoltura come avviene in tutti i Paesi dell'Unione Europea - afferma il Delegato Confederale Bruno Rivarossa Si perde uno strumento che ha consentito di coniugare gli interessi dell'impresa agricola, per il basso livello di burocrazia, con la domanda di lavoro, oltre a permettere una forma legale di integrazione al reddito."
A differenza degli altri settori, l'utilizzo dei voucher in campo agricolo è rimasto stabile negli ultimi anni, con circa 2 milioni di buoni venduti per un totale di 350 mila giornate di lavoro. In Piemonte il numero dei voucher annuo si attesta sui 200 mila