12 Maggio 2023
Coldiretti Piemonte – Ue: sì allo stop al riso estero al triciclazolo

Con le importazioni di riso asiatico in Italia che sono praticamente raddoppiate nel 2022 (+86%) è importante il primo stop all’innalzamento del limite dei residui di triciclazolo, un potente pesticida vietato nell’Unione Europea ma utilizzato nei principali Paesi produttori, dal Vietnam alla Cambogia, dal Myamar all’India fino al Pakistan. E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nel comunicare che la proposta di regolamento della Commissione che avrebbe dovuto aumentare il LMR per i residui di triciclazolo nel riso da 0,01 a 0,09 mg/kg non ha raggiunto la maggioranza qualificata necessaria all’approvazione nell’ambito della riunione del comitato permanente (SCoPAFF) sui residui dei fitosanitari.

A partire dal 2016 l’uso di tale sostanza attiva è stato vietato in UE e sono state vietate anche le importazioni di prodotti che presentano residui di Triciclazolo. Qualora la Commissione decidesse di andare comunque avanti, il regolamento dovrebbe avere il via libera del Consiglio e del Parlamento Europeo nei confronti dei quali continua il pressing della Coldiretti e di Filiera Italia.

“L’ammissione di una certa quantità di tale principio chimico nel prodotto importato, danneggerebbe le nostre imprese del settore – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. E’ fondamentale che in Europa si applichi il principio di reciprocità in modo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute. Non dobbiamo mettere i nostri risicoltori in situazioni di svantaggio competitivo con i produttori dei paesi terzi, contravvenendo al principio di reciprocità, la Commissione lo capisca una volta per tutte e smetta di lavorare contro la produzione agroalimentare europea per interessi non chiari. In Piemonte si concentra la maggior parte della produzione di riso, a livello italiano, con 8 milioni di quintali, circa 1900 per un totale di 117 mila ettari e i nostri produttori stanno già fronteggiando la forte crisi idrica che mette in ginocchio la risicoltura dei nostri territori”.

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