Il comparto vitivinicolo attende, come richiesto dalla nostra Organizzazione, un vero inizio di sburocratizzazione. L'avvio del registro di cantina telematico non può prescindere dal corretto funzionamento dei sistemi operativi del Ministero.
"Le attese rispetto alla sburocratizzazione che il Testo Unico deve portare sono disattese - spiega Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo - Le imprese vitivinicole costituiscono l'importante tessuto economico piemontese e non devono trovarsi in difficoltà per formule che, sicuramente possono avere un'utilità, ma che ad oggi evidenziano palesi difficoltà di funzionamento.
La gestione dei registri di cantina telematici - prosegue Cabiale - si sta rilevando complicata, senza contare che al momento si stanno verificando problematiche di tipo informatico, legate anche al fatto che molte aree rurali ancora non sono coperte dalla rete digitale".
"Occorre, prima di tutto, rendere funzionanti i sistemi operativi e predisporre gli applicativi per le procedure che vengono richieste - sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – Coldiretti, quindi, proseguirà ad impegnarsi nelle sedi deputate affinché si possa andare a regime, nei tempi opportuni, con le semplificazioni legate allo sviluppo delle attività connesse al registro di cantina telematico e consentire, in modo realmente efficiente, l' autorizzazione delle dichiarazioni di produzione e lavorazione.
Solo risolvendo tali problematiche, la sburocratizzazione prevista dal Testo Unico sul vino, raggiunta grazie ad anni di lavoro della nostra Organizzazione, potrà avere realmente una ricaduta positiva sull’attività delle nostre imprese vitivinicole
10 Marzo 2017
COLDIRETTI PIEMONTE – VITIVINICOLO: SERVE UN IMPEGNO PER NON VANIFICARE IL LAVORO SVOLTO PER SBUROCRATIZZARE