13 Aprile 2018
COLDIRETTI PIEMONTE: VOLA IL VALORE DEL BURRO, L’INDUSTRIA NON RACCONTI CHIACCHIERE

 Volano i valori del burro che ha toccato i 4,80 euro al chilo con un progresso del 10,47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un trend accompagnato anche da un aumento del 12,5% della spesa delle famiglie. I dati dell’ultima quotazione sulla piazza di Milano, risalente a lunedì 9 aprile, mostrano ancora l’aumento dell’1,11% rispetto alla scorsa settimana.
"Ancor più a fronte di questa situazione, è inammissibile l'azione del mondo industriale di ribassare il prezzo del latte facendo credere che sia dovuto ad un andamento negativo del mercato - commentano  Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. Si tratta solo di una scorrettezza che le industrie e le multinazionali stanno attuando nei confronti degli allevatori variando in modo unilaterale i contratti in essere o rescindendoli prima dei 12 mesi previsti dalla legge. Il burro, oltretutto, è particolarmente utilizzato dall’agroindustria per la preparazione di prodotti da forno e di quelli dolciari ed il suo riposizionamento è sicuramente dovuto all’entrata in vigore, nell’ottobre 2017, dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per il latte Uht e tutti i suoi derivati, a garanzia della salute dei consumatori ed, in particolare, dei bambini, tipicamente golosi di dolci. E’ ora, quindi, di mettere fine a questa confusione che l’industria sta creando, speculando al ribasso sul prezzo del latte e mettendo a rischio il comparto lattiero-caseario, fondamentale per la nostra economia”. 

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