I voucher ritornano, dopo la loro abrogazione nel 2017, a quasi dieci anni della loro prima introduzione in Italia avvenuta nell’agosto 2008 con un decreto ministeriale che per la prima volta autorizzava la raccolta dell’uva attraverso voucher con l’obiettivo di ridurre burocrazia, portare alla luce il lavoro dei pensionati tutelandone i diritti e certamente riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. E’ quanto afferma la Coldiretti in merito all’approvazione dell' emendamento sui voucher nel DL Dignita’ che riapre le porte al loro utilizzo proprio a partire dall’ imminente vendemmia che resta l’attività agricola dove sono più utilizzati.
“Come la nostra Organizzazione ha fortemente sostenuto, il ritorno dei voucher significa poter portare in trasparenza circa 50 mila posti di lavoro - affermano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Come già ribadito, occorre assicurare al settore uno strumento che, da un lato, semplifichi la burocrazia alle imprese, sia agile e flessibile, rispondendo soprattutto ad un criterio di rapida disponibilità all’impiego. In Piemonte, dove la raccolta della frutta è già iniziata ed è alle porte la vendemmia, i voucher sono sicuramente necessari per garantire forme di tutela dei lavoratori ed integrazione del reddito alle categorie più deboli in un momento in cui se ne sente particolare bisogno. I beneficiari, infatti, erano e restano soltanto disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali”.
28 Luglio 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – VOUCHER: CON DL DIGNITA’ TORNA STRUMENTO AGILE E FLESSIBILE PER LE IMPRESE AGRICOLE PIEMONTESI