Coldiretti Piemonte presenterà ricorso contro l’inserimento del comune di Asti nella DOCG, che il recente Decreto 16 maggio 2012, dopo un lungo periodo di contenzioso ha stabilito.
La vicenda è nota ed ormai molto chiara. Si tratta dell’azione che un’azienda che ha vigneti nel territorio del comune di Asti, ha portato avanti per poter iscrivere le superfici coltivate a moscato alla DOCG Asti e quindi produrre il pregiato vino Moscato d’Asti e Asti spumante. Infatti, nonostante la DOCG porti il nome del Comune Asti, storicamente quelle terre non hanno mai fatto parte della Denominazione. Le motivazioni sono varie, ma il punto centrale è che i titolari “proprietari” della denominazione sono i produttori, e spetta a loro, all’atto del riconoscimento del disciplinare – nel rispetto dei parametri tecnici e dei requisiti minimi fissati – di stabilire i confini.
Dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa presidente e direttore di Coldiretti Piemonte:” investire in una nuova DOP nelle fasi iniziali è un atto di fiducia, perché di certo si sa solo che porta regole più restrittive. Solo se il mercato risponde positivamente, le rinunce e gli impegni iniziali daranno frutto. Ci sono infatti delle DOP che hanno avuto successo e altre invece no. E’ normale che chi è rimasto fuori voglia “salire sul carro”, ma per tutelare gli interessi di chi ha investito dall’inizio, intervengono le norme che prevedono limiti e regole da rispettare, partendo dal chiedere il consenso dei produttori già iscritti alla DOP/DOCG. E questi produttori si sono espressi in modo corale e unanime durante l’assemblea di Canelli, appositamente convocata l’11 novembre dell’anno scorso dalla Regione Piemonte, manifestando piena contrarietà all’ampliamento dei confini storici.”
Coldiretti Piemonte, presentando ricorso appoggia la scelta dei viticoltori e la difende anche nelle aule dei tribunali, da chi invece intende prevaricare la democrazia e forzare quelle regole, creando tra l’altro un insidioso precedente, grazie alle quali i prodotti legati intimamente ad un preciso e definito territorio, possono essere tutelati e protetti, così come l’acronimo DOP sta a rappresentare: Denominazione di Origine Protetta. “
11 Luglio 2012
CONTRO L’ALLARGAMENTO DELLA DOCG ASTI COLDIRETTI PIEMONTE RICORRE AL TAR