25 Luglio 2008
Dall’Assemblea Nazionale Coldiretti un progetto per il Paese:

Tra i millecinquecento partecipanti all’Assemblea Nazionale Coldiretti che si è svolta all’Auditorium Parco della Musica a Roma, era presente anche una numerosa delegazione piemontese.
I prezzi, le speculazioni, il caro-petrolio, la tutela del Made in Italy e come difendere l’agroalimentare italiano  da accordi al ribasso: sono stati questi alcuni dei temi principali affrontati dal presidente nazionale Coldiretti, Sergio Marini, durante la relazione tenuta di fronte al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia e al sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Argomenti importanti e di grande attualità portati all’attenzione delle istituzioni esattamente ad un anno di distanza dalla grande manifestazione di Bologna, dove la più grande organizzazione agricola italiana che conta oltre 1,5 milioni di associati e il 69 per cento delle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio, riuscì a portare in piazza oltre 150.000 imprenditori.
I lavori dell’Assemblea nazionale sono stati aperti dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il quale, ha ricordato quando da ministro ha dovuto affrontare la riforma di medio termine della Pac e lo scontro sull’applicazione del disaccoppiamento. “Disaccoppiamento che molti – ha sottolineato Alemanno – dicevano che sarebbe stata la morte dell’agricoltura. Insieme con Coldiretti abbiamo applicato la riforma e oggi sappiamo che avevamo ragione ad applicare il disaccoppiamento, perché chi oggi sceglie cosa coltivare lo fa per rispondere ad una domanda di mercato e non per gli incentivi comunitari”.
Poi, è stata la volta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale, rispondendo a una precisa richiesta avanzata dal presidente di Coldiretti, Sergio Marini, ha affermato che le agevolazioni fiscali per il settore agricolo saranno confermate.
“Abbiamo anche presente – ha proseguito il capo del Governo – i problemi della eccessiva dilatazione della filiera agroalimentare, con i troppi passaggi che gravano sul prezzo finale per il consumatore. Quindi sosterremo provvedimenti per l’accorciamento della filiera che ci consenta di contenere i prezzi, come agevolazioni per i farmers market. In America ce ne sono migliaia, impegnatevi per aumentarli anche in Italia”.
Del negoziato al Wto ha parlato, invece, il Ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, sottolineando la propria soddisfazione per la vittoria nella vicenda della lista dei prodotti tropicali soggetti a una riduzione delle tariffe doganali.
“Dall’Assemblea Nazionale 2008 è emerso come l’agricoltura italiana, e quindi anche quella piemontese, sia un’agricoltura di vertice grazie al forte legame territoriale e alla sua capacità di sfuggire ai criteri di sostituibilità dei prodotti che i processi di globalizzazione portano, inevitabilmente, con sé. -  ha affermato il presidente regionale di Coldiretti Piemonte Giorgio Ferrero – La dimensione di eccellenza della nostra produzione si nutre di qualità che non è un carattere astratto, ma la risposta a una domanda crescente dei consumatori italiani e internazionali”.
“Ascoltando le parole del nostro Presidente Confederale prima e degli illustri ospiti poi, è emerso chiaro come non possa esistere la  qualità del prodotto senza la qualità del lavoro e dell’ambiente: un percorso di trasparenza che il settore agricolo ha intrapreso ottenendo importanti risultati. – ha continuato il direttore della Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa -  In questi ultimi dieci anni Coldiretti ha attraversato la fase definita della rigenerazione, quella che ha consentito di ridefinire il quadro normativo in cui si muove l’azienda e di lavorare sempre più in sinergia con il mondo dei consumatori”.
L’Assemblea 2008 è servita, dunque, a tracciare ulteriormente la strada affinchè il progetto di rigenerazione di Coldiretti diventi un progetto condiviso da tutti. Un progetto per il Paese.

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