5 Settembre 2008
Dopo la truffa del formaggio fuso.

Con i rincari nei prezzi degli alimenti arrivano anche nuovi rischi di frodi e sofisticazioni con l’utilizzazione di prodotti a basso costo e scarsa qualità pericolosi per la salute.
Ne sono testimonianza le notizie che si stanno rincorrendo in questi giorni, che vedono sul banco degli imputati soprattutto il formaggio fuso e grattugiato anonimo.
Da tempo Coldiretti, portando avanti la sua battaglia di sensibilizzazione per l’etichettatura trasparente e per rendere il consumatore consapevole di ciò che ogni giorno porta sulla tavola, si occupa di promuovere e divulgare un’informazione mirata alla salvaguarda dei tanti prodotti Dop di cui è ricco il panorama nazionale in generale e, quello piemontese in particolare.
“Coldiretti chiede che venga fatta chiarezza una volta per tutte affinchè nell’agroalimentare cessino le frodi ai danni del consumatore. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa – Individuare le frodi serve a valorizzare i trasformatori che danno trasparenza al loro processo produttivo mettendo in evidenza l’origine del latte, aumentando così la possibilità di ottenere un prezzo più equo alla stalla”.
Ed è proprio il settore caseario a richiamare l’attenzione, specialmente sulla variegata offerta che il mercato mette a disposizione, produzioni che portano con sè la storia e il profumo di un territorio e di aziende che lavorano il latte e il formaggio da intere generazioni.
Ma come non farsi imbrogliare e non cadere in tranelli creati per abbagliare il consumatore con false promozioni?
“Sicuramente orientando il consumo verso le tipicità locali e alle produzioni Dop – continuano Ferrero e Rivarossa -  ma anche semplicemente ricorrendo all’attenta lettura dell’etichetta, evitando così di incappare in vere e proprie frodi e contraffazioni,  insidie che si nascondono negli scaffali mettendo a rischio la sicurezza alimentare e il prezioso mercato del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia”.
Qualche consiglio?
Acquistare tutti i prodotti che hanno l’origine obbligatoria scritta in  etichetta del latte come i formaggi Dop o il latte fresco.
Coldiretti, da ormai diversi anni, precisamente dal 3 dicembre del 2000, ha sottoscritto il patto con il consumatori e attraverso la carta dei diritti e dei doveri si è vincolata nella battaglia a difesa dell’agroalimentare italiano ottenendo ampi consenso sia dalle istituzioni che dai consumatori e oggi, a rafforzare ulteriormente questo suo impegno stringerà a livello nazionale un accordo con il Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri dei Nas.
Coldiretti Piemonte coglie l’occasione anche per rilanciare la richiesta per ottenere un marchio regionale che tuteli la produzione, la trasformazione locale e la territorialità nella piena applicazione della normativa vigente in materia di quote latte.
Il falso Made in Italy deve avere contate.
 

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