28 Giugno 2010
E’ REALTA’ LA PRODUZIONE DELLA POLVERE DI LATTE NEL PROGETTO INALPI-FERRERO. MARCHIATI “ITALIA ALLEVA” ALCUNI FORMAGGI DELL’ INALPI

Torino, 28 Giugno 2010 – È stato firmato oggi nella sede Coldiretti Piemonte l’importante accordo che prevede la fornitura da parte di Compral - Latte alla società In.Al.Pi. di Moretta di latte piemontese destinato alla torre di sprayatura.
Una parte del latte fornito sarà certificato Italialleva, l’ambito riconoscimento della Associazione Italiana Allevatori che certifica la tracciabilità del latte fin nel minimo dettaglio e verrà utilizzato dall’azienda lattiero casearia morettese per la nuovissima area di business: la produzione a brand In.Al.Pi. di formaggini e fettine di formaggio fuso, che affianca le due divisioni storiche di In.Al.Pi., la produzione conto terzi e la produzione di semilavorati.
La maggior parte del latte sarà invece destinata alla torre di sprayatura, il progetto che vede In.Al.Pi., Ferrero e Coldiretti lavorare fianco a fianco. Un progetto che significa oltre 5000 mila quintali di latte al giorno, per 365 giorni l’anno per un totale di 180 milioni di litri di latte pari al 20% della produzione. Numeri che fanno certamente riflettere, ma che chiarificano anche la portata di quella che si presenta come un’importante opportunità economica per il settore lattiero caseario provinciale e regionale.
Presenti alla conferenza stampa il presidente della Coldiretti Paolo Rovellotti, il direttore Bruno Rivarossa, il presidente dell’ARAP Roberto Chialva, il direttore della COMPRAL-LATTE Bartolomeo Bovetti, l’amministratore delegato di In.Al.Pi. Ambrogio Invernizzi, il direttore generale dell’Aia (associazione Italiana Allevatori) il responsabile degli acquisti di polvere di latte della Ferrero S.p.a. Enrico Scimone e l’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.
Il polverizzatore, costruito all’interno del complesso In.Al.Pi. di Moretta (CN), sta procedendo alacremente per raggiungere il pieno regime al più presto possibile e rispondere alle esigenze della Ferrero di Alba. Si tratta di un impianto all’avanguardia per quanto riguarda le tecnologie adottate dalla ditta costruttrice Tetrapak, la quale si è avvalsa anche di ditte locali per la costruzione di componenti. La localizzazione nel cuneese e in modo particolare a Moretta è determinata dal fatto che esiste un bacino di produttori di latte notevole, collocato tra le province di Cuneo e Torino. E Moretta, essendo situata nelle vicinanze di Alba, consente un facile controllo qualitativo del prodotto da parte della Ferrero stessa. Il progetto prevede la gestione dell’impianto da parte della società In.Al.Pi., che gestisce già la produzione e la logistica del latte per il gruppo Ferrero, con un magazzino di stoccaggio/riconfezionamento. Il costo di realizzazione della sola torre di sprayatura è stato di oltre 10 milioni di euro. L’investimento complessivo ha superato i 20 milioni di euro.
Afferma Paolo Rovellotti, presidente Coldiretti Piemonte – “Questa nuova realtà prevede innanzitutto la produzione di latte in polvere, da destinare all’alimentazione umana, e quindi trattasi di un prodotto qualitativamente elevato. Se non avessimo colto l’importanza di progettare e realizzare questa iniziativa avremmo certamente perduto un’occasione irripetibile per le nostre imprese. L’azienda Ferrero e la società In.Al.Pi. hanno voluto, da subito, la collaborazione di Coldiretti come vincolo indispensabile per la realizzazione del progetto”.
Dice Ambrogio Invernizzi, amministratore delegato di In.Al.Pi. SpA – “La nostra società opera nel settore della trasformazione lattiero casearia da tre generazioni. Abbiamo sempre apprezzato la qualità del latte che è prodotto dagli imprenditori agricoli del nostro Piemonte. L’accordo che abbiamo con l’industria dolciaria Ferrero, che prevede un contratto minimo di fornitura di cinque anni rinnovabile per altri due quinquenni, ci garantisce il ritorno economico rispetto agli investimenti compiuti dalla nostra società. Questo progetto permetterà di costruire una filiera integrata con gli imprenditori agricoli e la possibilità nel medio periodo di adottare quegli accorgimenti necessari nell’allevamento per ottenere un prodotto finito maggiormente confacente alle esigenze, con un miglior rapporto qualità/prezzo”.
Aggiunge Roberto Chialva, presidente della cooperativa Compral - Latte – “È stata costituita la Compral - Latte, che avrà in gestione, come primo acquirente, la fornitura del latte da destinare al polverizzatore di Moretta, presso lo stabilimento In.Al.Pi.. Un altro passo fondamentale è stato così portato avanti per rendere operativo il ‘Progetto’ a partire dalla campagna lattiero casearia in corso, che prevede la fornitura di 5000 quintali di latte al giorno alla torre di sprayatura cioè circa il 20% della produzione di latte piemontese.
La Compral - Latte nasce dalla sinergia tra Coldiretti, APA Cuneo (associazione provinciale allevatori) e ARAP (associazione regionale allevatori Piemonte), e si pone l’obiettivo di creare un’importante opportunità per le imprese del settore oltre che un’interessante alternativa nell’economia del mondo lattiero caseario regionale”.
La grande novità del progetto si può così riassumere: da una parte l’aver ottenuto una considerazione così importante da parte di una multinazionale che intende introdurre e valorizzare tra le proprie materie prime un prodotto locale fortemente collegato ed espressione del territorio. In secondo luogo la vera novità a livello economico è quella di aver messo in piedi un sistema di filiera ove tutte le componenti della stessa hanno uguale peso e dignità.
“Stiamo parlando del prezzo indicizzato del latte alla stalla – afferma Bruno Rivarossa direttore Coldiretti Piemonte - che supera sistemi di trattativa vecchi e quasi medioevali. Infatti, il prezzo del latte viene formato tenendo in considerazione un paniere composto di 15 prodotti di cui 5 di valenza internazionale (Cheeddar,  Polvere di latte intero, Polvere di latte scremato, Burro e Edammer 40%), 5 di importanza nazionale (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, mozzarella gr. 125, latte alimentare) e 5 legati strettamente ai costi di produzione del settore primario (fieno, orzo, soia, mais e costo energia).
Tenuto conto delle oscillazioni dei prezzi del paniere, la definizione del valore va a premiare la qualità del prodotto, poiché il prezzo del latte è per il 65% calcolato dal tasso di proteine, e per il restante 35% dal tenore di grasso. Per quanto riguarda la carica batterica e cellule somatiche esse devono rimanere nei termini di legge”.
La presenza di Enrico Scimone della Ferrero s.p.a. è stata l’occasione per evidenziare come nell’economia agroalimentare piemontese sia in atto un forte cambiamento di mentalità. “Pur essendo una multinazionale, la famiglia Ferrero è molto radicata al territorio – ha detto Scimone. Il nostro obiettivo è di continuare a crescere per soddisfare i consumatori ma anche per dare il giusto tornaconto agli allevatori da latte che in questi anni vivono una situazione di grande difficoltà economica.
Nelle conclusioni Claudio Sacchetto – Assessore regionale all’ Agricoltura – ha riconosciuto al progetto economico Coldiretti In.Al.Pi Ferrero una valenza di ampio respiro per l’economia agricola piemontese. “ Ritengo anche che il metodo di pagamento del latte alla stalla fondato sull’indicizzazione dei costi sostenuti da tutti i soggetti della filiera, rappresenti una novità importante che la Regione non possa non tenerne conto. Viene data pari dignità all’allevatore, all’industriale, fino alla grande distribuzione. Questo significa adottare sistemi diversi e certamente più remunerativi per gli allevatori piemontesi.”   

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