15 Settembre 2015
EXPO: 4500 AGRICOLTORI PIEMONTESI ALLA GIORNATA NAZIONALE DELL’AGRICOLTURA

All’Open Air Theatre di Expo è andata in scena la Giornata nazionale dell’Agricoltura organizzata da Coldiretti con la partecipazione di 30 mila agricoltori provenienti da tutte le regioni, guidati dal Presidente nazionale Roberto Moncalvo alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quest’ultimo ha voluto annunciare all’assemblea Coldiretti il taglio dell’Irap e dell’Imu agricola a partire da gennaio 2016, un intervento che consente alle imprese agricole italiane di recuperare importanti risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare Made in Italy.
Una vera e propria invasione da tutta Italia per far conoscere a tutto il mondo presente all’Esposizione Universale il modello dell’agricoltura italiana, la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop e Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità.
Sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ed il presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulle Agromafie Gian Carlo Caselli, insieme ai rappresentanti del governo e delle istituzioni, ai responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche.
Coldiretti Piemonte con i suoi 4500 agricoltori provenienti da tutte le province, accompagnati dal presidente e dal direttore regionale Delia Revelli ed Antonio De Concilio, oltre a tutti i presidenti, direttori e dirigenti delle varie Federazioni provinciali, ha apportato il suo sostegno alla giornata che ha rappresentato un’occasione unica per toccare con mano la rivoluzione che sta avvenendo nelle campagne italiane.
“Si sta verificando anche in Piemonte una vera esplosione delle aziende agricole che aggiungono servizi o prodotti all’attività più tradizionale. Al pubblico internazionale di Expo, in visita lungo il cardo sud, davanti al padiglione Coldiretti, abbiamo mostrato il bambù che l’impresa piemontese, della provincia di Cuneo, produce per le aziende cosmetiche ed artigiane”, ha affermato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte. 
L’Open Air Theatre è stato il luogo per parlare anche di export poiché l’esportazione di prodotti agroalimentari italiani nei primi sei mesi dell’anno è cresciuto dell’8 per cento, sotto la spinta dell’Expo, ponendo le basi per raggiungere, a fine 2015, la storica cifra di 36 miliardi di euro, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre del 2015.
“Anche in Piemonte nel primo semestre del 2015 l’export è cresciuto del 5% e tra i vari prodotti che la nostra regione esporta, soprattutto negli USA, emerge il vino: il mercato statunitense assorbe, infatti, oltre il 30% dell’export di vino piemontese – ha dichiarato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – La nostra regione contribuisce, quindi, con l’esportazione delle sue eccellenze agroalimentari ad accrescere il fatturato realizzato dal Made in Italy all’estero”.
“Non dimentichiamo anche i formaggi piemontesi tra i prodotti d’eccellenza conosciuti in tutto il mondo e per i quali ci stiamo battendo contro il diktat europeo che vorrebbe il via libera all’utilizzo delle polveri per la produzione di yogurt e formaggi – ha spiegato Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte - Il lattiero caseario piemontese ha numeri importanti: conta, infatti, 1900 aziende, oltre 8 mila addetti, vale 390 milioni di produzione lorda vendibile e ha a disposizione circa 8 milioni di quintali di produzioni. Questo pericoloso braccio di ferro con l’Unione Europea porterebbe alla chiusura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, oltre all’omologazione e all’appiattimento qualitativo delle produzioni lattiero casearie. Anche il premier Renzi ha adottato i formaggi italiani, siglando il patto “salva formaggio italiano” a conclusione della Giornata nazionale dell’Agricoltura : un gesto significativo per la difesa del Made in Italy”.

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