12 Settembre 2014
FALSO MADE IN ITALY: DANNI IMPORTANTI ANCHE PER L’AGROALIMENTARE PIEMONTESE

La chiusura della prima Summer School Giovani Impresa Coldiretti diviene l’occasione per  denunciare nuovamente le molte dannosissime imitazioni di prodotti simbolo della dieta mediterranea, come l’improbabile Pomarola brasiliana o la scamorza Salerno canadese.
Al prestigioso programma di lezioni di esperti del sistema agroalimentare, professori universitari, imprenditori, magistrati, manager hanno partecipato, tra i trenta giovani laureati eccellenti da tutta Italia, anche tre rappresentanti il Piemonte, Antonio Giovannitti, Lunetta Lo Cacciato e Mattia Quaglia. Al termine del loro percorso universitario negli atenei della Regione hanno avuto la possibilità di prendere parte a questa importante iniziativa che ha avuto sede ad Acciaroli, luogo simbolo poiché lì visse Ancel Keys, scienziato americano del Minnesota definito padre della dieta mediterranea.
L’ambizioso obiettivo della Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare - sottolinea Valentina Binno, delegata regionale Giovani Impresa Piemonte - è la formazione e individuazione di nuove figure professionali che, partendo dalle diverse competenze universitarie, possano contribuire a far evolvere il brand Made in Italy, in quanto asse strategico su cui deve basarsi un nuovo modello di sviluppo del territorio e dell’economia.
Ma gli inganni internazionali coinvolgono anche le prestigiose produzioni piemontesi, primo fra tutti il vino.
Anche il nostro Barolo è stato preso di mira da falsificazioni e sofisticazioni a livello internazionale con il wine kit, pessimo vino fatto in casa. – puntualizza il direttore Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio – Così si mortifica il lavoro di chi trasferisce nel bicchiere sapori e profumi di una terra difficile da coltivare, ma generosa produttrice di eccellenze. Anche nel settore lattiero caseario le falsificazioni non mancano - continua il direttore De Concilio – dal  Gorgonzola grattugiato made in U.S.A. al Parmesan, brutte imitazioni di formaggi prestigiosi, che generano confusione tra i consumatori.
La lotta alla contraffazione è una battaglia di civiltà che Coldiretti continuerà a combattere nell’interesse dei consumatori, per tutelare il lavoro onesto dei produttori piemontesi e preservare il valore del nostro territorio.

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