Sta riscontrando una buona adesione degli Istituti bancari che operano sul territorio l’incontro indetto venerdì 9 marzo presso la sede di Coldiretti Piemonte per dare un sostegno concreto alle imprese del comparto ortofrutticolo piemontese colpite dal gelo invernale.
Nei giorni scorsi, la Giunta della Federazione Regionale aveva analizzato la pesante situazione che si è venuta a creare dopo le gelate di fine gennaio e le escursioni termiche nel mese di febbraio: i danni ammontano a circa 80 milioni di euro e risulta compromesso un terzo della produzione lorda vendibile piemontese.
Alla minore produzione, seguiranno forti ricadute sull’occupazione e sul reddito delle imprese agricole, che in questo momento più che mai necessitano dei capitali necessari a fronteggiare una simile emergenza, per poter accudire le piante in modo che la situazione già grave per il 2012 non incida negativamente sulle produzioni degli anni a venire.
Il problema gelo colpirà negativamente anche la manodopera: sono a rischio 6.000 lavoratori stagionali, che si occupano della raccolta della frutta e lavorano nei magazzini.
“E’ necessaria un’azione sinergica da parte degli istituti bancari per garantire sostegno al comparto ortofrutticolo, settore nevralgico per l’economia del territorio”, dicono Paolo Rovellotti, presidente di Coldiretti Piemonte, e Roberto Moncalvo, presidente della Federazione provinciale Coldiretti Torino.
Su questa problematica, accogliendo la richiesta di Coldiretti, è già intervenuta la Regione che, con l’assessore Claudio Sacchetto, ha deliberato di concedere un primo prestito di conduzione della durata di un anno, per dare un aiuto immediato alle imprese gravemente danneggiate.
“L’intervento richiesto alle banche vedrà attivamente impegnato il Consorzio Fidi, CreditAgri Italia, quale supporto agli Istituti di Credito in questa fase delicata - prosegue il direttore di Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa - L’agricoltura, rappresenta per il territorio piemontese, una garanzia economica in termini imprenditoriali e datoriali e genera una economia vera radicata sul territorio che investe realmente senza rischi di delocalizzazione. Siamo certi che il sistema bancario, saprà cogliere questa opportunità, puntando su quella parte dinamica e propositiva che le nostre imprese certamente rappresentano in termini imprenditoriali e progettuali”.
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PROVINCE
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POSTI DI LAVORO |
| Alessandria |
-600 |
| Cuneo |
-3800 |
| Torino |
-1600 |