22 Agosto 2014
I WINE KIT VANNO VIETATI IN EUROPA. PER COLDIRETTI UN INSULTO ALLA TRADIZIONE VITIVINICOLA PIEMONTESE

Coldiretti Piemonte manifesta viva soddisfazione per l’operazione che ha sventato l’associazione per delinquere transnazionale, dedita alla produzione e commercializzazione in ambito internazionale di ‘Wine Kit’ recanti sulle etichette i riferimenti ad almeno 24 vini italiani Dop e Igp risultati contraffatti, tra i quali il Barolo. “I ‘miracolosi’ wine kit promettono con semplici polveri di ottenere in pochi giorni vini dalle etichette piu’ prestigiose mettendo a rischio con l’inganno l’immagine e la credibilità dei nostri vini conquistata nel tempo – evidenzia Roberto Cabiale, vice presidente di Coldiretti Piemonte - grazie agli sforzi fatti per la valorizzazione di un prodotto che esprime qualità, tradizione, cultura e territorio”.
L’operazione è stata condotta dal Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma, in collaborazione con i Reparti dell’Arma dei Carabinieri territorialmente competenti, con l’Area Antifrode della Direzione Interregionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e del servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia.
Purtroppo i furbetti dei wine kit si sono diffusi in tutti i continenti, dall’America all’Australia ma anche in Europa dove è particolarmente grave il fatto che dietro questi traffici si nascondano anche operatori italiani. Il problema non è legato solo all’utilizzo delle pregiate denominazioni del “belpaese” poiché  in base alla normativa europea del vino, non è possibile aggiungere acqua nel vino o nei mosti. La definizione europea del vino non contempla l’aggiunta di acqua come peraltro consentito in altri stati del nuovo mondo, Sud Africa ad esempio, che continuano a richiedere alla Ue di autorizzare tale pratica per favorire le loro esportazioni.
“Il commercio dei wine kit su tutto il territorio europeo deve essere vietato – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte -  poiché oltre a rappresentare una infrazione dal punto di vista legale, è un insulto all’intelligenza dei consumatori europei e mette in difficoltà i nostri produttori che da sempre puntano sulla massima qualità nel rispetto di tradizioni e tipicità”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi