28 Dicembre 2011
IL GRUPPO FLORO-VIVAISTICO DI COLDIRETTI PIEMONTE AL LAVORO PER DARE SLANCIO AL SETTORE

Con una lettera indirizzata a tutti i florovivaisti piemontesi, Coldiretti Piemonte delinea i progetti del Gruppo di lavoro regionale per dare slancio al comparto. Il documento, a firma del direttore regionale Bruno Rivarossa, indica i progetti in via di realizzazione per dare maggiore redditualità alle imprese e  le iniziative messe in campo per valorizzare il comparto anche sotto il profilo promozionale.
“Il Piemonte è l’ottava regione a livello nazionale per numero di imprese dedite al floro-vivaismo. Complessivamente per una superficie di 2120 ettari, operano oltre 1100 aziende di cui oltre 700 socie Coldiretti, con un fatturato di oltre 130 milioni di euro, suddiviso tra produzione di fiori recisi, piante in vaso, produzioni vivaiste – evidenzia Rivarossa -. Un comparto, quindi, con un notevole peso economico nel Pil agricolo della Regione Piemonte, nonché un importante ruolo a livello occupazionale”.
Il gruppo floro-vivaistico di Coldiretti Piemonte è al lavoro per affrontare le problematiche del settore e dare impulso al futuro del vivaismo. Coldiretti, da ormai due anni, sta realizzando in modo pragmatico su tutto il territorio nazionale il progetto “Una filiera agricola tutta italiana” composto dal filone della filiera agricola corta (vendita diretta con le botteghe di Campagna Amica) e quello della filiera lunga (rete dei Consorzi d’Italia, società di scopo per ogni singolo settore).
Nel settore floro-vivaistico, si sta portando avanti una forte collaborazione con la rete dei Consorzi Agrari d’Italia attraverso il progetto “Tutto giardino” ed è di prossima costituzione  una società di scopo sul florovivaismo alla quale ogni singola azienda potrà aderire. Sono state costituite società di scopo sui cereali, prossime quelle sul comparto latte, carne e ortofrutta. Anche per il comparto floro-vivaistico, la società di scopo ha l’obiettivo di essere uno strumento di partecipazione aggregata agli appalti nella pubblica amministrazione, nelle piccole e grandi opere e nelle eventuali forniture, sia nella GDO e sia verso qualsiasi altro tipo di cliente. In queste settimane si stanno predisponendo le prime bozze di regole, molto semplici, per definire “Made in Italy” un fiore reciso, una pianta in vaso e un vivaio in pieno campo. “Queste produzioni verranno connotate da un logo che le identificherà in modo specifico, supportato da un corposo piano di comunicazione”, continua Rivarossa, ma non è tutto: Coldiretti sta portando avanti anche la semplificazione burocratica sui vari settori economici sia in modo orizzontale, vale a dire su tematiche che interessano tutti i settori (costo manodopera, caro gasolio agricolo...) che verticalmente, cioè specifica sul comparto vivaistico come ad esempio sul passaporto piante, autorizzazione ad impiantare vivai, commercializzazione piante, mappa coltivazione, registro carico/scarico piante passaportabili, problematica apertura garden center, certificato fitosanitario, modifica alla normativa sugli appalti separando le opere edili dal verde”.
Attraverso gli uffici Coldiretti di Bruxelles si stanno cercando misure per arginare l’import dai paesi extra europei, sfruttando i vincoli sanitari. In sinergia con il Centro di sperimentazione ed assistenza agricola della Liguria, Coldiretti sta lavorando per armonizzare le regole sui patogeni e sui presidi sanitari e proporre delle estensioni di etichetta. Coldiretti Piemonte ha reso possibile anche la creazione di un sito specifico dedicato alle aziende floro-vivaistiche (www.piemonte.coldiretti.it). Suddivise per provincia, per ogni azienda è delineata l’attività, i riferimenti per raggiungerla, i prodotti e i servizi offerti. In ultimo, Coldiretti Piemonte, si sta facendo portavoce nella discussione sulla PAC 2014 di settori esclusi dal regime di pagamento di base tra cui il castagneto da frutto, i vivai e altri ancora.
Conclude Rivarossa: “Sarà una battaglia difficile, ma è, a nostro avviso, doveroso provarci. Il settore floro-vivaistico non è solo promozione, ma anche problematiche da risolvere, difficoltà nella commercializzazione e altri punti critici: Coldiretti è aperta a suggerimenti, proposte e momenti di confronto”.

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