19 Luglio 2012
IL PIEMONTE AL QUARTO POSTO A LIVELLO NAZIONALE PER I PAT

Il turismo enogastronomico nel 2012 cresce e supera i cinque miliardi di fatturato diventando il vero motore della vacanza Made in Italy nel tempo della crisi. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, in occasione dell’incontro “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico” organizzato insieme alla Fondazione Univerde. Coldiretti ha stilato una speciale classifica assegnando le bandiere del gusto alle regioni più virtuose, sulla base del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali salvati dall’estinzione che possono essere gustate durante l’estate 2012.
Secondo l’ indagine Coldiretti per più di un italiano su tre (35 per cento) dipende proprio dal cibo il successo della vacanza che, per essere perfetta, non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali.
“Il cibo infatti – sottolineano Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte -  è considerato dagli italiani l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento) e il gioco d’azzardo (2 per cento)”.
Nella speciale classifica delle bandiere del gusto stilata da Coldiretti, dopo la Toscana con 465 specialità, il Lazio con 384 prodotti agricoli tipici, e la Campania con 370 prodotti tradizionali censiti, ci sono il Piemonte con 363 prodotti, seguito dalla Liguria che può contare su 295 specialità e l’Emilia-Romagna che con ben 28 nuove denominazioni ha stabilito il record di incremento del 2012 raggiungendo quota 285. Seguono a ruota tutte le altre Regioni; la Calabria con 269 prodotti tipici censiti, la Lombardia con 242, la Sicilia con 234, la Puglia con 231, la Sardegna con 178, il Molise con 159, il Friuli-Venezia Giulia con 150, le Marche con 150, l’Abruzzo con 147, la provincia autonoma di Trento con 109, quella di Bolzano con 92, la Basilicata con 77, l’Umbria con 69 e la Val d’Aosta con 32. 
 

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