11 Settembre 2012
IL TAR PIEMONTE BLOCCA LA CACCIA. DANNI DA SELVAGGINA IN AUMENTO.

La sentenza del Tar del Piemonte che ha sospeso il calendario venatorio a seguito del ricorso delle organizzazioni ambientaliste genera non poca apprensione nel mondo agricolo, costretto a confrontarsi da anni con danni sulle coltivazioni in costante aumento.
Dicono Paolo Rovelloti e Bruno Rivarossa - presidente e direttore di Coldiretti Piemonte “Abbiamo chiesto all’Assessore regionale all’agricoltura e alla caccia Claudio Sacchetto di procedere speditamente con le annunciate modifiche al decreto per consentire la caccia il prossimo autunno.
Il mondo agricolo si confronta ogni giorno con una presenza eccessiva di selvatici, in particolare cinghiali e caprioli per cui la stagione venatoria dovrebbe consentire il contenimento delle specie. A questa situazione si aggiungono i numerosi incidenti stradali causati dagli stessi di cui alcuni mortali.
E’ noto a tutti che la legge regionale n. 70 era stata abrogata per evitare il referendum chiesto dagli ambientalisti. Vi era l’impegno della Giunta regionale per una nuova legge la cui discussione in commissione era ad uno stadio avanzato.
Il territorio piemontese ha comunque la necessità di una legge regionale in materia che consenta l’ attività venatoria in un ottica di mantenimento degli equilibri eco-ambientali”.

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