3 Luglio 2015
INGANNO PER I CONSUMATORI E DANNO PER LA NOSTRA ZOOTECNIA: STOP AI FORMAGGI SENZA LATTE

Parola d’ordine “difendere il Made in Italy” per impedire il via libera in Italia al formaggio ed allo yogurt prodotti con polvere di latte e per preservare il patrimonio gastronomico custodito da generazioni, evitando ricadute negative sul piano economico, occupazionale ed ambientale.

Con Coldiretti ci saranno anche casari e cittadini in piazza Montecitorio a Roma mercoledì 8 luglio dalle 9.30 dove Coldiretti Piemonte darà il suo contributo e sostegno alla manifestazione con gli allevatori dei territori a maggior vocazione zootecnica, provenienti in particolare dalle province di Torino, Cuneo e Novara/Vco.
L’obiettivo è di difendere la legge n. 138 dell’11 aprile del 1974 che garantisce da oltre 40 anni all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazia al divieto di utilizzare la polvere di latte al posto del vero latte nei nostri allevatori.

“L’utilizzo del latte in polvere per la preparazione dei nostri formaggi metterebbe a rischio le produzioni casearie piemontesi. Avrebbe, inoltre, conseguenze pesanti sulla tenuta dei nostri allevamenti ed indurrebbe ad una elevata importazione poiché in Piemonte oltre il 70% del latte prodotto viene destinato alla trasformazione casearia”, afferma Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.

“Il settore lattiero caseario del Piemonte ha un’importanza strategica per l’economia e l’occupazione del territorio: conta, infatti, 1900 aziende, oltre 8 mila addetti, vale 390 milioni di produzione lorda vendibile e ha a disposizione circa 8 milioni di quintali di produzioni – sottolinea Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – Per l’intera sopravvivenza del settore zootecnico piemontese non è ammissibile che i nostri allevatori siano remunerati al di sotto dei costi di produzione, come sta avvenendo da mesi. Permettere l’utilizzo di polvere di latte per i prodotti lattiero caseari rischia di peggiorare ulteriormente questa situazione. Coldiretti è convinta del sostegno dei cittadini che comprenderanno il valore di una battaglia dai connotati non solo economici, ma anche civili”.

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