21 Novembre 2008
Latte: necessario regolarizzare il settore

Relativamente alla produzione di latte in Piemonte, tutti si concentrano sull’aumento della quota produttiva ottenuta dall’Unione Europea.
Della quota assegnata all’Italia pari a 620 mila tonnellate, secondo l’Osservatorio Mercati di Coldiretti Piemonte, agli allevatori della nostra Regione potrebbero arrivare circa 600 mila quintali di aumento della quota regionale, poco meno del 10% dell’aumento nazionale.
Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte, “L’aumento di quota ottenuto per il nostro Paese, dovrà ora essere gestito con l’emanazione di decreti ministeriali. E’ importante la regolarizzazione del settore. Le nuove quote di produzione andranno gestite con intelligenza a livello nazionale, con l’attenzione dovuta a chi ha operato nella legalità. L’aumento delle quote produttive dovrà essere assegnato a quei produttori che nel corso degli ultimi vent’anni hanno rispettato con grandi sacrifici economici le disposizioni di legge. Non ammetteremo colpi di spugna da parte di chicchesia.  Siamo però aperti al dialogo per consentire di riportare il settore della zootecnia da latte in una situazione di ripristino della serenità che manca da tanti anni e per permettere quindi anche alle aziende, che non hanno rispettato totalmente la legge 119 del 2003, di allinearsi alla quasi totalità delle imprese dedite al settore. Sarà anche importante vedere quanti produttori saranno veramente disposti a regolarizzare la loro situazione cogliendo questa ulteriore opportunità ”.
Coldiretti Piemonte evidenzia però che da marzo di quest’anno i produttori di latte sono senza prezzo ed hanno ricevuto solamente degli acconti che non coprono neanche i costi di produzione. Di qui la richiesta alla Regione Piemonte di convocare urgentemente il tavolo di trattativa per cercare un’intesa con l’industria in modo da restituire certezze ad un mondo in forti difficoltà economiche.

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