21 Ottobre 2015
LAVORO E LEGALITA’: VALORE AGGIUNTO PER IL VERO MADE IN ITALY

Torino - La sala del Circolo dei Lettori di Torino è stata la vetrina della tavola rotonda “Lavoro e legalità: valore aggiunto per il vero Made in Italy”, organizzato da Coldiretti Piemonte e UeCoop a cui hanno preso parte gli Assessori regionali al Lavoro ed all’Agricoltura Giovanna Pentenero e Giorgio Ferrero oltre a Romano Magrini capo area sindacale e lavoro di Coldiretti nazionale. A far gli onori di casa la presidente ed il direttore della Federazione regionale Delia Revelli ed Antonio De Concilio. Presenti anche i presidenti, i direttori ed i dirigenti delle varie Federazioni provinciali.
Ad introdurre i lavori la presidente Revelli che ha tracciato l’attuale scenario del mondo del lavoro agricolo: “le nostre aziende vivono un momento economico difficile in cui sicuramente sentono gravare il peso contributivo. Registriamo un aumento della manodopera legato anche al cambiamento messo in atto dagli imprenditori ed in questo panorama un ruolo importante lo sta giocando l’agricoltura multifunzionale verso cui tendono sempre più le imprese agricole. Coldiretti focalizza l’attenzione – ha proseguito Delia Revelli – sulla tutela del Made in Italy perché l’agroalimentare fa da traino per il rilancio complessivo del nostro Paese”.
Proprio su quest’ultimo punto ha insistito anche l’intervento di Romano Magrini che ha sottolineato, inoltre, come solo nel settore agricolo sia evidente l’aumento occupazionale, unito ad un ritorno dei giovani in agricoltura e alla loro sempre crescente volontà di scegliere gli istituti agrari. Gli occupati in agricoltura in Italia, infatti, sono aumentati del 7,1%, valore di dieci volte superiore rispetto alla media di tutti gli altri settori ed, in particolare al nord, si è registrato un trend positivo pari al 17,5%. Sono dati si confermano anche in Piemonte, dove vi è l’ulteriore dato positivo che, su questo incremento, la percentuale di giovani supera il 30%.
“Non può esistere un buon cibo senza un buon lavoro – ha esordito Romano Magrini – Il lavoro dei nostri agricoltori va adeguatamente remunerato al fine di dare valore e riconoscimento alle loro produzioni, oltre che ai territori su cui insistono le loro aziende. Non deve esistere il lavoro nero – ha proseguito – poiché abbiamo una grande varietà di contratti che rispondono a tutte le nostre esigenze: possiamo usufruire di un’ampia flessibilità che abbiamo conquistato nel tempo e che dobbiamo impegnarci a mantenere”.
“Coldiretti Piemonte porta avanti la battaglia a difesa del Made in Italy e del no ogm: non possiamo permettere che l’immagine del nostro patrimonio enogastronomico, conosciuto in tutto il mondo, venga distrutta dalle frodi e dall’illegalità – ha concluso il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio, moderatore dell’evento - L’agricoltura è oggi capace di offrire prospettive di lavoro sia a chi vuole mettere in campo idee innovative sia a chi è alla ricerca di un’occupazione temporanea. La nostra Organizzazione opera anche al fianco delle Istituzioni al fine di supportare le nostre aziende agricole che vogliono lavorare nel pieno rispetto della legalità”.

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