5 Novembre 2015
MANTENUTO L’ IMPEGNO DEL GOVERNO NELLA LEGGE DI STABILITA’: AGEVOLAZIONI PER L’AGRICOLTURA MADE IN PIEMONTE

Alla Giornata nazionale dell’Agricoltura, organizzata il 15 settembre scorso da Coldiretti presso l’Open Air Theatre di Expo, era stato il premier Matteo Renzi ad annunciare, davanti ai 30 mila agricoltori provenienti da tutta la penisola, l’annullamento dell’Irap e dell’Imu agricola a partire da gennaio 2016.
“L’impegno per il taglio delle tasse è stato rispettato nel disegno di legge di stabilità 2016 e si prevede anche l’azzeramento dell’Irap e la cancellazione dell’Imu per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali sia per i terreni in pianura sia per quelli in montagna.  – ha spiegato la presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli - Saranno, dunque, 20 mila le aziende di Coldiretti Piemonte che beneficeranno del taglio dell’Irap e lo sgravio derivante dall’eliminazione dell’Imu agricola ammonterà a 60 milioni di Euro”.
Dopo i sacrifici chiesti al settore agricolo in questi ultimi anni, per la prima volta vengono assegnate risorse e ridotto il carico delle imposte. Coldiretti ritiene opportuno far rientrare nell’esenzione dall’Imu anche i terreni concessi in affitto in ambito famigliare.
“Apprezziamo l’esenzione dall’Irap per le imprese che esercitano le attività agricole titolari di reddito agrario e l’incremento delle percentuali di compensazione Iva per i prodotti lattiero caseari dall’8,80 al 10 per cento. – ha commentato il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio - E’ necessario, però, prevedere anche un simile incremento per le cessioni di animali vivi al fine di sostenere la zootecnia da carne, settore già in gravi difficoltà su cui gravano anche gli effetti del falso allarmismo lanciato dallo studio dell’Oms sulle carne rossa. La nostra Regione vanta la razza da carne più importante, la Piemontese, che conta oltre 350 mila capi con 6 mila aziende impegnate nell’allevamento. Sono impiegati oltre 15 mila addetti per un fatturato che, per il solo allevamento, vale oltre 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, raggiunge il miliardo e 30 milioni di Euro”.
De Concilio ha poi concluso: “La riduzione degli oneri fiscali, fortemente richiesta dall’Organizzazione, consentirà alle nostre imprese di recuperare risorse importanti per gli investimenti volti all’innovazione ed alla crescita dell’occupazione nell’agroalimentare Made in Italy, soprattutto oggi alla vigilia dei bandi del nuovo Programma di Sviluppo Rurale ”.  

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi