La mobilitazione di Coldiretti dello scorso 8 luglio ha portato un immediato risultato: la proroga, concessa dalla Commissione europea, fino al 29 settembre 2015, del termine di risposta alla lettera di diffida sull’infrazione n.4170 con la quale si vuole imporre all'Italia di produrre con la polvere di latte.
La mobilitazione ha avuto effetti positivi anche grazie al sostegno di tutte le istituzioni che hanno sottoscritto la petizione lanciata da Coldiretti. Ora anche i cittadini potranno aderire recandosi presso gli uffici Coldiretti nazionali e piemontesi.
A rischio c’è l’intero settore lattiero caseario che rappresenta la voce più importante dell’agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro, 180 mila occupati nell’intera filiera e 35 mila stalle.
La legge n.138 dell’ 11 aprile del 1974 garantisce, da oltre 40 anni, il primato della produzione lattiero casearia italiana che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate del 9,3 per cento nel primo trimestre del 2015. Se tale legge venisse superata a farne le spese sarebbero 51 specialità piemontesi.
L’impiego della polvere di latte, inoltre, significherebbe aumentare la dipendenza dall’estero con la chiusura delle stalle, la perdita di posti di lavoro ed il venir meno del presidio dei nostri territori.
Il pressing esercitato da Coldiretti necessita dell’impegno del Governo e del Parlamento per garantire la norma vigente sul divieto di detenzione ed utilizzo della polvere di latte, al fine di tutelare i cittadini, difendere la distintività e l’eccellenza del vero Made in Italy.
13 Luglio 2015
MOBILITAZIONE COLDIRETTI PRIMI RISULTATI: BENE PROROGA UE ULTIMATUM SUL FORMAGGIO SENZA LATTE