26 Settembre 2008
Nuovo Statuto Coldiretti Regionale:

Convocazione dell’Assemblea “straordinaria”, lunedì 29 settembre alle ore 9.30 nelle sede della Coldiretti del Piemonte in piazza San Carlo 197 a Torino, per un appuntamento storico nella vita della Federazione regionale quando verranno approvate le modifiche allo Statuto. Un percorso che segna una svolta epocale per Coldiretti portata sul territorio tramite incontri calendarizzati sia a livello provinciale che regionale.
Le modifiche statutarie proposte dalla Coldiretti Nazionale, che interessano a cascata le Federazioni Provinciali e Regionale, si dividono sostanzialmente in due tipologie ben precise: la prima prevede modifiche che riprendono temi sindacali e politici dell’Organizzazione, già ampiamente entrati nel dire comune e nelle attività delle Federazioni Provinciali.
All’articolo 2, “Finalità”, appare chiaro come venga rafforzato il ruolo di forza sociale dell’Organizzazione e come Coldiretti rafforzi il proprio ruolo propulsivo finalizzato alla aggregazione tra imprese e alla costituzione e allo sviluppo di cooperative, consorzi, società di persone, società agricole, assumendone responsabilmente la rappresentanza sindacale.
Importante è, altresì, il passaggio relativo a favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, all’uso dell’acqua e del suolo, alla salubrità dell’area, alla diffusione di energie rinnovabili e a tutti i comportamenti virtuosi tesi a migliorare la qualità dell’ambiente.
Si rafforza ulteriormente, nei vari passaggi, il concetto dell’origine dei prodotti e si codifica statutariamente il “patto con il consumatore” e le imprese unite tra di loro da un unico indissolubile legame.
“Nel nuovo testo è evidenziata anche l’importanza delle alleanze con le associazioni, le scuole e le università che perseguono le stesse finalità di Coldiretti. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti Regionale del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa - In sintonia con una agricoltura in evoluzione, si ampliano le figure dei soci, ribadendo da un lato la tradizionale figura dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, dall’altro il variegato mondo dei soggetti operanti nel settore agricolo, agroalimentare, ambientale e nell’ambito rurale e territoriale”.
Risulta, quindi, uno Statuto che riflette fedelmente le politiche più attuali della Coldiretti, risultando uno strumento adeguato alle nuove esigenze della Organizzazione e dell’agricoltura italiana. Uno Statuto, infine, che ribadisce ulteriormente l’impostazione di un sistema partecipativo all’interno di Coldiretti, che si richiama alle indicazioni e direttive della Coldiretti Nazionale.
 

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