Record storico per lo spumante Made in Italy all’estero: 190 milioni le bottiglie stappate per le feste di fine anno. Con un aumento del 13 per cento di bottiglie esportate, secondo i dati Istat dei primi nove mesi del 2015, la domanda è cresciuta del 48 per cento in Gran Bretagna e del 22 per cento negli Stati Uniti.
Il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc ed il Franciacorta sono le bollicine più famose nel mondo che saranno bevute più del prestigioso Champagne francese.
“Il Piemonte con la sua tradizione vitivinicola d’eccellenza annovera etichette particolarmente adatte per i brindisi delle feste. Complessivamente l’Asti spumante, il Moscato d’Asti e l’Alta Langa, tutti Docg, fanno registrare una produzione di oltre 80 milioni di bottiglie”, ha spiegato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.
A crescere, però, sono anche le imitazioni dei vini italiani, in particolare del Prosecco, copiato dalla Russia al Sudamerica e prodotto in Germania come Kressecco e Meer-Secco. A tal proposito è intervenuto il direttore di Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio: “L’imitazione dei prodotti italiani è il nostro vero nemico all’estero, come dimostra l’italian sounding che vale 60 miliardi. Coldiretti si batte affinché siano evitate frodi ed inganni nei confronti dei consumatori che hanno il diritto di conoscere, tramite l’origine in etichetta, la provenienza di quanto stanno bevendo”.
Dopo sette anni di riduzione, anche a livello nazionale si registra un aumento del 4 per cento di spumante Made in Italy stappato per le feste, trascorse da sempre più italiani in agriturismo. Sono, infatti, 750 mila quelli che hanno scelto l’agriturismo per vivere in tranquillità i giorni di vacanza.
“La tendenza quest’anno è di ridurre i giorni di permanenza fuori casa e di prediligere destinazioni nazionali. Ecco che l’agriturismo rappresenta un’ottima scelta – ha evidenziato Stefania Grandinetti presidente di Terranostra Piemonte – Le aziende agricole piemontesi accolgono famiglie, gruppi e coppie proponendo servizi innovativi per sportivi, ambientalisti ed amanti del wellness, oltre a menù delle feste che ripercorrono le antiche tradizioni enogastronomiche del territorio”.
Boom per l’agriturismo dovuto anche al clima insolitamente mite ed alle condizioni climatiche anomale di questo inverno il cui aspetto negativo è la caduta del 95 per cento d’acqua in meno rispetto alla media del periodo. A preoccupare è la siccità del fiume Po, che si trova al di sotto di 3 metri rispetto all’anno scorso in base alla rilevazione di Coldiretti a Pontelagoscuro, ma anche del Lago Maggiore la cui percentuale di riempimento è solo del 27,5 per cento.
“Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con ripetuti sfasamenti stagionali - ha concluso De Concilio – A farne le spese potranno essere nella stagione primaverile le nostre campagne, le risaie e le coltivazioni su cui ci potranno essere forti infestazioni degli insetti patogeni che non sono stati eliminati dal tradizionale freddo invernale”.
29 Dicembre 2015
PER CAPODANNO BOOM DI BOLLICINE E AGRITURISMO MADE IN PIEMONTE