7 Luglio 2010
PIU’ DI 1500 PRODUTTORI DI COLDIRETTI PIEMONTE AL FREJUS PER LA DIFESA DEL MADE IN ITALY

Due prosciutti su tre venduti in Italia provengono da maiali allevati all’estero. Una bistecca bovina di carne su tre, arriva da fuori Europa spesso surgelata da almeno sei mesi. Addirittura il Piemonte, importa vino pur essendo considerata una regione ad alta vocazione vinicola di qualità, per finire la produzione di latte in Piemonte che è di circa otto milioni di quintali l’anno vede arrivare nella sola regione subalpina ben otto milioni e duecentomila quintali all’anno di prodotto estero.
Questi pochi dati sono circolati questa mattina tra i 1500 partecipanti alla manifestazione indetta da Coldiretti al Fréjus in contemporanea con quella del Brennero e con il presidio di alcuni tra i principali porti italiani. L’obiettivo è quello di accelerare e sensibilizzare le forze politiche per l’approvazione della legge sulla tracciabilità obbligatoria dei prodotti agroalimentari e sull’obbligo di indicare l’origine dei prodotti utilizzati anche nella trasformazione.
Al Fréjus i manifestanti hanno fermato e controllato insieme alle forze dell’ordine, oltre sessanta mezzi che trasportavano prodotti agroalimentari. Tra i casi più significativi un camion proveniente dalla Vandea (Francia) carico di mezzene e quarti di carne bovina destinata ai consumatori di Torino e di Milano.
Un altro mezzo in arrivo dalla Lituania, aveva caricato carni lavorate in Bretagna, queste carni hanno la destinazione Cagliari. Un altro mezzo con mezzene bovine in arrivo dall’alta Francia, destinate in provincia di Cuneo all’azienda di lavorazione carni MEC di Formento.
La carne destinata alla MEC di Formento a Montanara (CN) è stata seguita da un’auto civetta di Coldiretti recante la scritta “Il Giro del falso Made in Italy” per evidenziare lungo il percorso l’arrivo di tale mezzo.
Un altro mezzo refrigerato proveniente dal Belgio era carico di verdure congelate una parte di queste destinate alla ditta Meinero Marco & C. di Bernezzo (CN).
Dichiarano il presidente Paolo Rovellotti ed il direttore Bruno Rivarossa di Coldiretti Piemonte “abbiamo avuto la presenza di soci al di sopra di ogni aspettativa. La manifestazione è stata condivisa dalle associazioni dei consumatori del Piemonte che hanno manifestato la loro vicinanza al mondo agricolo.  Anche le istituzioni hanno aderito a questo ennesimo momento di denuncia. La palla ora passa alla politica. Ci attendiamo che la commissione agricoltura del Parlamento ed il Governo approvino velocemente la legge sulla etichettatura obbligatoria e sull’ indicazione dell’origine anche per i prodotti trasformati. Se questo non dovesse avvenire Coldiretti è pronta a nuove azioni di mobilitazione in difesa della Filiera Agricola tutta Italiana”.

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