28 Marzo 2008
Programma Sviluppo Rurale 2007/2013.

Grazie anche al pressing e all’attenzione esercitata in tutti questi mesi dalla Coldiretti, finalmente, il Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 si sta traducendo, anche per il territorio piemontese, in qualcosa di concreto.
Dopo i rinvii e le modifiche apportate dopo le richieste giunte da Bruxelles, ieri, la Giunta Regionale ha approvato le linee guida e le istruzioni operative per l’apertura dei primi bandi di finanziamento sul Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, che potranno essere pubblicati nelle prossime settimane. Le misure attivate riguardano: il sostegno all’insediamento di giovani agricoltori (Misura 112), con risorse cofinanziate (finanziamenti comunitari, statali e regionali) pari a 30 milioni di euro; l’ammodernamento delle aziende agricole (Misura 121), con risorse pari a 60 milioni di euro; la diversificazione in attività non agricole, quali l’agriturismo e i servizi educativi (comprensivi, per tali attività, di eventuali investimenti per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili) e la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica destinata alla cessione a terzi (Misura 311), con risorse pari a 6 milioni di euro.
La Giunta ha deliberato i criteri di selezione delle domande e le procedure operative, che prevedono l’invio telematico delle domande alle Province competenti per territorio: le date di apertura e chiusura dei termini saranno fissate da una successiva Determinazione Dirigenziale, non appena saranno stati recepiti, nella procedura informatica per la gestione delle domande, gli ultimi aggiornamenti emersi dal negoziato con le parti sociali interessate.
Con questo atto, si dà avvio alla fase attuativa del Programma di Sviluppo Rurale, dopo un lungo lavoro di negoziato e di concertazione con gli enti locali interessati e con le organizzazioni professionali agricole, aprendo una prima tranche di bandi per complessivi 96 milioni di euro, che porteranno all’agricoltura piemontese risorse per favorire l’innovazione e il pieno sviluppo delle aziende, sia attraverso l’insediamento di giovani al di sotto dei 40 anni, sia attraverso interventi strutturali di ammodernamento. Inoltre, è previsto un sostegno per quelle attività di diversificazione, di tipo agrituristico, culturale, educativo, e di produzione energetica da fonti rinnovabili, che costituiscono nuove e promettenti opportunità di valorizzazione del settore.
Nelle prossime settimane, a seguire, è prevista l’emanazione di ulteriori misure, che riguarderanno il sostegno alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, la formazione professionale e l’informazione degli operatori, i pagamenti agroambientali.
Per l’accesso alle misure attivate, valgono i motivi di esclusione previsti dalla parte generale del  Programma di Sviluppo Rurale, ovvero il mancato possesso del documento unico di regolarità contributiva, il mancato rispetto delle norme sulle quote latte, l’aver subito condanne passate in giudicato per reati di frode o sofisticazione alimentare.
Da segnalare, e questa è una nota estremamente positiva che, in caso di parità di presentazione delle domande, alle aziende al femminili verrà assegnato un punto in più.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi