8 Novembre 2008
PSR: RITARDO NEI PAGAMENTI DEI CONTRIBUTI

Coldiretti Piemonte ha organizzato per lunedì 10 novembre un presidio di fronte alla sede ARPEA (Ente pagatore della Regione Piemonte), al fine di sollecitare i pagamenti dei contributi del Piano di Sviluppo Rurale in arretrato da ormai due anni. Parteciperanno al presidio circa un centinaio di imprenditori agricoli, che si sono dati appuntamento a Torino, in via Bogino 23, dalle ore 9 alle ore 13.
L’obiettivo di Coldiretti è ottenere un confronto con la Regione ed ARPEA per valutare i meccanismi più rapidi per far pervenire i contributi per le misure agroambientali e indennità compensativa per gli anni 2007 e 2008, oltre che la revisione immediata e corretta delle anomalie nella convinzione che questo porterà da subito ad una integrazione in aumento al pagamento delle domande del 2007
Coldiretti Piemonte non è nuova a questo tipo di denunce: lo scorso settembre, infatti, grazie alle pressioni esercitate sulla Regione Piemonte, Coldiretti riuscì ad ottenere che ARPEA attivasse l’opzione di anticipazione per effettuare l’erogazione di tali contributi nella misura del 75% del premio sulle superfici accertate come pagabili.
Dalle verifiche effettuate da ARPEA ad oggi sono stati pagati circa il 50% degli importi richiesti a livello regionale dell’anno 2007; la restante parte risulta impagabile a causa di circa 250.000 anomalie particellari di vario genere.
Secondo le stime dell’Organismo pagatore 50.000 di queste sono sanabili solamente dalla Pubblica Amministrazione in quanto trattasi di particelle senza un riscontro grafico dovuto ad inefficienza del sistema informatico. Ad una più attenta verifica Coldiretti ha potuto valutare che almeno il 40-50% di queste in effetti o non sono affatto anomalie o risultano anch’esse di competenza pubblica in quanto non è stata aggiornata la valorizzazione grafica che ha causato l’incongruenza fra quanto dichiarato in domanda e quanto risulta sul GIS cioè all’archivio grafico di controllo.
Tutto ciò comporta che moltissime domande non siano state pagate oppure siano state pagate solo parzialmente per inadempienze della Pubblica Amministrazione; inoltre, i tempi per la correzione di queste anomalie non saranno brevi (si stima non meno di 5 mesi) e i costi previsti per la correzione delle anomalie ricadranno per buona parte sul beneficiario.
“La situazione è inaccettabile – hanno dichiarato Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Piemonte – e genera ingenti danni economici alle imprese e conseguentemente a tutto l’indotto. Tale formula necessita una maggiore attenzione ed una più profonda analisi anche da parte della sfera politica”.

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