17 Febbraio 2020
Coldiretti Piemonte: fronte comune dei produttori europei per stop riso da cambogia

Fronte comune: non solo l’Italia, ma la protesta si estende ai risicoltori europei di Francia, Spagna, Grecia e Portogallo che ritengono di essere gravemente danneggiati e intendono intraprendere ogni azione utile per bloccare l’atto delegato della commissione Ue che non comprende il riso cambogiano tra i prodotti che dovranno pagare dazio per aver violato il diritti umani. Lo rende noto la Coldiretti che ha partecipato ad Arles all’incontro con i risicoltori europei che chiedono anche alla Commissione Ue di adottare anche per il Myanmar un atto delegato per la revoca delle concessione EBA per la violazione dei diritti umani, inserendo il riso tra i prodotti che dovranno pagare dazio, oltre ali rafforzamento dei controlli all’importazione di riso in provenienza da Paesi Terzi.

“L’aumento delle importazioni nell’ultima campagna commerciale 2018/19 ha avuto come effetto un invenduto del 30% di produzione comunitaria nei magazzini europei – spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo. Nonostante ciò, la Commissione ha deciso di mantenere le importazioni agevolate di riso dalla Cambogia in violazione dei diritti umani mentre il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo all’accordo di libero scambio tra Ue e Vietnam che comporterà l’ingresso a dazio zero di 80mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico sul quale pesano le accuse di sfruttamento del lavoro minorile del Dipartimento del lavoro statunitense”.

“Viste le gravi condizioni sociali e ambientali è, quindi, necessario  attivare al più presto la sospensione del regime agevolato EBA (tutto tranne le armi) per la Cambogia, oltre che accelerare nella procedura di indagine su Myanmar che auspichiamo possa portare alla stessa conclusione. Con la crescista smisurata dell’import viene affossata la risicoltura Made in Piemonte che ricordiamo avere numeri importanti registrando 8 milioni di quintali di produzione, circa 1900 aziende per un totale di 117 mila ettari”, concludono Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

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