18 Febbraio 2010
QUOTE LATTE: HA VINTO LA STRATEGIA DI COLDIRETTI.

Sono state pubblicate le prime sentenze del Tar del Lazio (reperibili sul sito internet www.giustizia-amministrativa.it) sui circa 30 ricorsi con i quali si impugnavano le comunicazioni AGEA finalizzate al versamento ed alla rateizzazione del prelievo supplementare ai sensi della legge n. 33 del 2009. Lo rende noto Coldiretti che si è costituita in giudizio nei principali ricorsi proposti per chiederne il rigetto, facendo presente l’infondatezza dei motivi prospettati e la distorsione concorrenziale che il contenzioso andava a produrre nei confronti dei produttori in regola, anche per effetto della prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti.
Le sentenze sinora note hanno respinto – sottolinea Coldiretti - tutte le impugnative, con l’eccezione di una quota marginale, relativa, in particolare, a pochissimi ricorrenti (circa il 5% sul totale) tenuti al pagamento del prelievo dovuto per le annate dal 1995/1996 al 1997/1998, per i quali gli interessi sul capitale dovranno essere rideterminati con decorrenza dalla comunicazione del prelievo.
Le decisioni pubblicate dal Tar del Lazio rappresentano un motivo di grande soddisfazione per Coldiretti, in quanto:
a) la partecipazione al giudizio di Coldiretti, dove avvenuta, è stata ammessa proprio in quanto “finalizzata a garantire il corretto gioco della concorrenza tra gli operatori del settore”;
b)l’eccezionale rapidità con la quale nel giro di pochi mesi il Tar ha affrontato, e risolto, un contenzioso di notevoli dimensioni corrisponde in pieno alla esigenza, ampiamente evidenziata da Coldiretti in giudizio, di evitare una prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti, suscettibile di danneggiare gravemente la fiducia nelle istituzioni da parte dei produttori in regola;
 c) la richiesta di Coldiretti di rigetto delle impugnazioni è stata integralmente accolta dal Tar a  conferma della correttezza della posizione assunta in giudizio.
In definitiva, le sentenze del Tar del Lazio costituiscono per Coldiretti una tappa di fondamentale importanza verso la regolarizzazione del mercato del latte, troppo a lungo pregiudicato da diffusi fenomeni di scarso rispetto, se non di voluta elusione, delle regole.
Coldiretti proseguirà in tutte le sedi la propria azione per la tutela della legalità e di una corretta concorrenza a vantaggio della stragrande maggioranza dei produttori che condivide questi valori. Questi valori, evidenziati, del resto, anche nel corso dell’iter parlamentare di approvazione della legge n. 33 del 2009.
“La sentenza del Tar Lazio della giornata di ieri ha sancito che l'attività di Agea è stata corretta. – hanno dichiarato Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Piemonte - Si è così espresso con 5 sentenze, in merito al ricorso fatto da alcune centinaia di aziende che, nel settembre scorso, contestavano il calcolo degli interessi delle rate delle multe esigibili, in applicazione della Legge 33/2009.
Le sentenze sono state emesse dopo che il 26 gennaio, con un'ordinanza di sospensiva, il Tribunale Amministrativo si era riservato di prendersi ulteriormente tempo per esprimersi. Sono sentenze ben articolate e motivate e che hanno confermato come l'attività di Agea sia stata senza difetti. Si tratta sicuramente di sentenze positive.
La sentenza del Tar del Lazio conferma che la strategia di Coldiretti era quella giusta ed evidenzia il nostro impegno e la nostra volontà di lavorare veramente per le imprese e per il loro futuro. Da subito abbiamo seguito i lavori delle varie Commissioni Parlamentari.
Poi siamo stati l’unica organizzazione agricola ed economica ad opporci al ricorso di alcuni allevatori avanti il Tar del Lazio.
Coldiretti continuerà in questa progettualità rimarcando che anche le scelte più difficili sono operate nell’interesse dei soci e delle imprese agricole piemontesi”.

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