10 Giugno 2010
RICONDIZIONAMENTO POZZI IRRIGUI: COLDIRETTI CHIEDE UN SOSTEGNO ALLA REGIONE

Con la Legge Regionale n.22/96 è stato sancito il principio in base al quale la qualità dell’acqua presente nelle falde sotterranee profonde deve essere salvaguardata per gli usi potabili.
Con una norma del 2001 le procedure di concessione e riconoscimento di utilizzazione delle acque sono state modificate anche per i pozzi destinati ad uso irriguo. In particolare la nuova norma prevede l’obbligo di dimostrare, mediante perizia, che per il pozzo utilizzato per fini agricoli non sussiste il rischio di comunicazione tra la falda superficiale e quella profonda e, in caso contrario, di provvedere al suo ricondizionamento.
“Considerato che – commentano Paolo Rovellotti, presidente Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Piemonte – a partire dal 1 gennaio 2011 i canoni di concessione sono stati triplicati, chiediamo all’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto, che sia intrapresa una strada virtuosa che porti realmente a raggiungere entro il 2016 gli obiettivi di tutela ambientale auspicati, ma anche di definire un percorso che renda sostenibile per le imprese tale oneroso impegno in un momento così difficile, quale quello che stiamo vivendo.
Questo dovrebbe portare ad eseguire gli approfondimenti tecnici necessari per capire quali e quanti pozzi captino nella falda profonda. Per fare ciò risulta però indispensabile attivare uno specifico sostegno a favore dei titolari di tali pozzi  per attenuare i costi delle perizie che si renderanno necessarie”.
La proposta avanzata da Coldiretti attraverso una lettera datata 1 giugno è ora in attesa di risposta.

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