11 Settembre 2015
SIGLATO ACCORDO DI FILIERA TRIENNALE PER LE UVE BRACHETTO

Nella giornata odierna è stato sottoscritto da Coldiretti Piemonte l’accordo di filiera per le vendemmie 2015-2016-2017 per il Brachetto d’Acqui DOCG ed il Piemonte Brachetto DOC.
Dopo una estenuante trattativa e grazie alla ferrea posizione tenuta da Coldiretti e la perseverante ed intelligente mediazione dell’assessore Giorgio Ferrero  si è giunti ad un accordo che, pur tra le molteplici difficoltà delle due denominazioni, rende, almeno in parte, giustizia alle aziende produttrici di uve Brachetto nell’esclusivo interesse delle quali, da sempre, Coldiretti si è battuta.
L’accordo prevede per il Brachetto d’Acqui una resa di 36 q/ha e per il Piemonte Brachetto di 43 q/ha con un incremento produttivo per entrambe le denominazioni del 20% rispetto alla vendemmia 2014. Il prezzo delle uve è stato fissato a 1 €/Kg per il Brachetto d’Acqui ed a 0,80 €/kg per il Piemonte Brachetto. Per entrambe le denominazioni è previsto il meccanismo del blocage/deblocage e, nel caso di un eventuale sblocco di una parte della riserva vendemmiale, questa sarà utilizzata il prossimo anno come resa base dalla quale partire. Il grande successo di Coldiretti si rispecchia nel prezzo ottenuto che risulta essere uguale a quello dello scorso anno, ma senza trattenute che lo scorso anno erano del 12%. 
“L’accordo raggiunto permette alle aziende di poter credere ancora nel comparto. Il fatturato per ettaro, rispetto al 2014, risulta essere in crescita e ci auguriamo che nuovi soggetti possano entrare nel comparto per poter rilanciare una delle eccellenze del Piemonte. Il fatto che quest’anno non ci saranno trattenute ci rende particolarmente orgogliosi in quanto, fin dai primi incontri con la nostra base associativa, la richiesta più sentita è sempre stata quella di eliminarle”, afferma Roberto Cabiale presidente di Coldiretti Asti e vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al comparto vitivinicolo.
Conclude Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte “Finalmente dopo lunghe discussioni abbiamo raggiunto un accordo che permette al comparto del Brachetto di gettare basi per un possibile rilancio. L’accordo triennale permette al comparto di programmare una crescita costante e fornisce alle nostre aziende quella legittimità che, da anni, Coldiretti persegue”.

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