L’uso alternativo di fecce e vinacce come più volte richiesto da Coldiretti è divenuto finalmente una realtà: la Regione Piemonte, con determina dirigenziale, ha infatti dato pratica attuazione alla circolare ministeriale.
“Questa circolare redatta dal Ministero e recepita dalla Regione con determina dirigenziale – ha commentato Paolo Rovellotti, presidente Coldiretti Piemonte - si è resa necessaria per la nuova campagna vendemmiale ormai prossima, ed anticipa la predisposizione di linee guida nazionali in fase di stesura mediante le quali sarà regolamentata la materia degli usi alternativi. Pur non essendo pienamente risolutiva della problematica, Coldiretti può ritenersi soddisfatta per questo primo passo in avanti verso la semplificazione burocratica in un settore in cui l’imprenditore agricolo perde oltre cento giorni lavorativi all’anno per il disbrigo della burocrazia.
Tra gli usi alternativi, particolare interesse riveste l’utilizzo dei sottoprodotti per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli usi agronomici come ammendante agricolo all’interno dello stesso ciclo produttivo.
Quest’ultimo aspetto assume notevole importanza in quanto è sempre più sentita l’esigenza da parte dei produttori di valorizzare gli scarti della trasformazione dei prodotti agricoli, non soltanto per evitare i costi della consegna dei sottoprodotti alla distilleria, ma anche per re-immettere nel ciclo agronomico della stessa azienda un prodotto naturale.
15 Settembre 2009
USO ALTERNATIVO ALLA DISTILLAZIONE PER FECCE E VINACCE: FINALMENTE REALTA’ ANCHE IN PIEMONTE