17 Luglio 2008
Vino Dolcetto:

Ci sono grandi novità per il vino Dolcetto. Dopo aver annunciato nei mesi scorsi che era stato costituito un Comitato Tecnico a lavello regionale per rifare il look ad uno dei vini più prestigiosi e rappresentativi del territorio piemontese, ora si iniziano a muovere i primi passi verso quella che può essere definita la vera e propria progettualità.
Dalla riunione che si è svolta ieri è stata calendarizzata la programmazione da seguire per far sì che il vino Dolcetto possa imporsi sul mercato ed essere apprezzato esattamente come i vini che in questi hanno avuto un battage pubblicitario di proporzioni più vaste.
Si seguiranno, grazie alla preziosa collaborazione tra esperti di marketing e  produttori dei veri e propri step comunicativi che contribuiranno a far conoscere le peculiarità di questo prodotto dal colore rosso rubino. Fondamentale sarà la concertazione tra enti e istituzioni affinchè  il concetto di campanilismo venga superato e le oltre 31.000.000 bottiglie di Dolcetto che ogni anno vengono messe sul mercato possano incontrare i favori dei consumatori sia nazionali che internazionali. Quello dei prossimi mesi sarà un lavoro prezioso ma già essere arrivati ad avere un piano di rilancio è motivo di grande soddisfazione, un risultato a cui si è giunti grazie alla spinta propositiva di Coldiretti Piemonte, all’impegno e alla determinazione dei Consorzi che su questa partita non si sono risparmiati: Consorzi Alba-Langhe e Roero, Dolcetto d’Ovada, Dolcetto d’Acqui e Dolcetto d’Asti e Monferrato.
Accanto ai Consorzi un ruolo importante lo ha avuto e lo avrà l’IMA, l’Istituto per il Marketing Agroalimentare che avrà il compito si seguire passo passo le evoluzioni del progetto.
“Non possiamo che esprimere grande soddisfazione, finalmente sta per concretizzarsi il progetto per il rilancio di uno dei grandi vini del territorio piemontese. – affermano il presidente e il direttore   della Coldiretti del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa – Ci crediamo molto e questi primi risultati ci stanno dando ragione, questa è la strada giusta da percorrere per riuscire a rilanciare il prodotto-Dolcetto”.
“Come Comitato Tecnico al momento stiamo predisponendo uno studio supportato da slogan e da campagne pubblicitarie mirate ad attirare l’attenzione del consumatore e a garantire la rintracciabilità del prodotto – ha affermato Francesco Renzoni, vice direttore Coldiretti Piemonte, tra i responsabili del Comitato Tecnico -  Siamo partiti interrogandoci su ciò che serve al vitigno Dolcetto, oltre 31.000.000 bottiglie all’anno per dodici tipologie e otto Doc primarie, per “sfondare” tra i consumatori e capire cos’è che si potrebbe migliorare: ora le risposte iniziano ad arrivare”.
In autunno il progetto sarà pronto e per il Dolcetto si potrà parlare di rilancio, davvero.

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